Arrivati in pullman in mattinata a Palazzo Chigi, sono stati ricevuti dalla premier in forma privata

Diciotto giorni dopo la tragedia, i naufraghi e i familiari delle 86 vittime del naufragio di Cutro, quando un caicco è affondato a poche centinaia di metri dalla costa calabrese, sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Un incontro riservato, al quale hanno preso parte anche il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, e il sottosegretario di Stato, Alfredo Mantovano. Il gruppo era composto da una trentina di persone, giunto a Palazzo Chigi a bordo di un pullman della polizia, scortato dalle volanti. Meloni ha visto i parenti delle vittime in forma riservata e a porte chiuse.

 

L’occasione ha consentito alla premier di testimoniare la vicinanza del Governo ai protagonisti di questo ennesimo dramma dell’immigrazione. Un colloquio durato circa un’ora e mezza e rigorosamente off-limits per cronisti e fotografi, cosa che ha sollevato qualche polemica da parte dell’opposizione.

Meloni: “Ricerca dispersi prosegue”

Il presidente Meloni, nel corso dell’incontro avvenuto stamani a Palazzo Chigi con i parenti delle vittime e i superstiti del naufragio avvenuto a Cutro lo scorso 26 febbraio, “ha rappresentato ai presenti la vicinanza propria personale e del Governo tutto, e assicurato il massimo impegno per soddisfarne le richieste“. Lo si apprende da una nota di Palazzo Chigi. “Il Presidente ha garantito che proseguirà la ricerca delle salme, incluse quelle presumibilmente imprigionate nel barcone, ancora incagliato sul fondale – prosegue la nota -. Ha assicurato inoltre l’impegno diplomatico dell’Italia in sede Ue per dare seguito alle richieste di accoglienza e di ricongiungimento in altri Paesi europei, in particolare in Germania; per un Afghanistan libero e rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle donne; per superare le diverse crisi che hanno colpito Pakistan, Palestina e Siria”.

La premier “ha assicurato” i familiari delle vittime “l’impegno diplomatico dell’Italia in sede Ue per dare seguito alle richieste di accoglienza e di ricongiungimento in altri Paesi europei, in particolare in Germania; per un Afghanistan libero e rispettoso dei diritti umani, in particolare di quelli delle donne; per superare le diverse crisi che hanno colpito Pakistan, Palestina e Siria”. Lo si apprende da una nota di Palazzo Chigi. “I famigliari e i superstiti hanno ringraziato sentitamente il Presidente per l’incontro – prosegue la nota -, per l’operato in loro aiuto, per quanto fatto dall’Italia in Afghanistan e per quanto ancora si potrà fare in futuro”. 

Da superstiti ‘appello a cuore di madre’ Meloni

 L’incontro tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i parenti e i sopravvissuti al naufragio di Cutro, avvenuto stamani a Palazzo Chigi, “si è svolto in un clima emozionato e commosso“. Lo si legge in una nota del Governo. “Famigliari e superstiti si sono rivolti facendo ‘appello al suo cuore di madre‘ al Presidente Meloni – prosegue la nota – che ha chiesto loro quanto fossero consapevoli dei rischi legati alle traversate del Mediterraneo e ribadito la linea del Governo nella lotta contro i trafficanti di esseri umani, al fine di evitare altre tragedie come quelle avvenute di recente. ‘Grazie per la vostra presenza e per la chiarezza con la quale avete esposto i vostri drammi e le vostre richieste‘, ha detto il Presidente Meloni in conclusione. 

Parenti vittime accompagnati a Chigi da mediatori culturali

Ad accompagnare i parenti delle vittime e i superstiti della tragedia di Cutro stamani a Palazzo Chigi per l’incontro con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono stati i mediatori che hanno consentito la traduzione da e verso le lingue madri. Erano presenti al colloquio, durato circa un’ora e mezza e svoltosi in forma riservata, oltre alla premier, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e vicepremier, Antonio Tajani, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. 

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