L'amministratore delegato dell'azienda radiotelevisiva all'uscita della camera ardente dell'ex giornalista allestita in Campidoglio
“Ha fatto la storia del giornalismo, quello sportivo, ma anche sulla musica, sull’America Latina. Aveva questa curiosità straordinaria, ma principalmente credo che la cosa più straordinaria che aveva era la sua umanità. L’aveva nei rapporti umani e anche nel lavoro e questo gli ha consentito di essere affidabile e credibile con i grandi della Terra, ma principalmente con tutti i telespettatori. Perché lui era amatissimo dai telespettatori e quindi è veramente una grandissima perdita per la nostra azienda”. Lo ha detto l’ad della Rai, Carlo Fuortes, uscendo dalla camera ardente di Gianni Minà, in Campidoglio.
“Stavo dicendo adesso alla moglie che RaiTeche ha veramente una miniera del suo lavoro, che andrà assolutamente valorizzato. Già stiamo iniziando su RaiPlay con dei progetti e sarà un lavoro lungo nel tempo che onorerà la sua memoria”, ha aggiunto Fuortes. “Da telespettatore ho moltissimi ricordi, come ce li hanno tutti quelli della mia età che hanno visto la televisione. Un ricordo personale è quando ho diretto l’Auditorium Parco della Musica e quando c’erano grandi concerti lui veniva a vederli, si entusiasmava e non era uno spettatore, era un grande conoscitore. Quando avevamo concerti dal Sudamerica lui non mancava mai e avrò questo ricordo con me per sempre”, ha concluso.
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