Alessandra Ballerini dopo l'udienza davanti al gup di Roma: "Venga sancito il principio che i cittadini italiani non possono essere sequestrati e uccisi"
“Dobbiamo aspettare il 31 maggio per sapere quale sarà la decisione del giudice per le indagini preliminari. Noi siamo sempre più convinti e determinati, dopo aver ascoltato oggi le parole del procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi, che il processo per il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio Regeni vada fatto in Italia e debba iniziare prima possibile”. Lo ha dichiarato l’avvocata Alessandra Ballerini, con i genitori di Giulio Regeni, Paola e Claudio, dopo l’udienza davanti al gup di Roma nell’ambito del procedimento a carico dei quattro 007 egiziani. “Lo pensiamo non solo per Giulio, ma perché venga sancito il principio che i cittadini italiani non possono essere sequestrati, torturati e uccisi, non possono subire la violazione dei loro diritti fondamentali, nell’assoluta impunità, perché gli aggressori si sottraggono al processo, abusando del nostro sistema di diritto e di garanzia”, ha aggiunto la legale. “Nessuno vuole negare il diritto di difesa a queste quattro persone, ma che vengano, si facciano processare e si difendano. Ringraziamo tutte le persone che nel mondo non solo ci sostengono emotivamente, ma stanno facendo indagini per noi, molto preziose. Stateci vicino”.
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