Centinaia di persone alla millenaria pratica di espiazione dei peccati

Centinaia di persone hanno preso parte a Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, al millenario rito dei ‘Vattienti’ (flagellanti), che si rifà alla pratica dell’autoflagellazione diffusa tra i monaci nel Medioevo. Durante il rito alcuni uomini attraversano il paese percuotendosi polpacci e cosce con dischi di sughero – nei quali sono confitte piccole scaglie di vetro – in segno di penitenza. Per i credenti il rito, decisamente crudo, serve per espiare i peccati e permettere all’anima di entrare nell’Aldilà. Si compie dal pomeriggio del Venerdì Santo al sabato mattina che precede la Santa Pasqua. Il rito è tornato dopo tre anni di stop a causa della pandemia, ma con norme rigorose. In un primo momento, infatti, era stato vietato dalla Commissione straordinaria. Poi la marcia indietro, ma introducendo regole rigorose per tutelare la sicurezza dei vattienti e dei cittadini. Durante il rito è stata portata in processione per il paese la statua lignea della Pietà.

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