Sono attualmente in atto i soccorsi della Guardia Costiera per 1.200 Migranti. Coordinati dal Centro Nazionale del Soccorso Marittimo della Guardia Costiera, i soccorsi riguardano un peschereccio con circa 800 Migranti a bordo, intercettati a oltre 120 miglia a Sud-Est di Siracusa, in acque Sar italiane. Il salvataggio, reso complesso a causa del sovraccarico di Migranti a bordo, si sta svolgendo in queste ore; a coordinare le operazioni in mare è la Nave Peluso della Guardia Costiera con il supporto di tre motovedette SAR classe 300 della Guardia Costiera e l’assistenza di una nave mercantile presente in zona.
Circa 400, invece, i Migranti presenti a bordo di un secondo peschereccio, segnalato anche da Alarm Phone e intercettato da nave Diciotti della Guardia Costiera, attualmente in area Sar italiana a circa 170 miglia a Sud-Est di Capo Passero, a largo della Calabria ionica. La nave sta eseguendo in queste ore le operazioni di soccorso. Sul posto due unità mercantili in assistenza.
Sono molteplici i soccorsi svolti in questi giorni di festività dalla Guardia Costiera italiana, che sta operando in diversi scenari, tra cui a largo dell’isola di Lampedusa e nel mar Ionio. Nelle operazioni di soccorso, da venerdì ad oggi, circa 2000 sono le persone tratte in salvo. A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso in mare della Guardia Costiera anche mezzi aerei Guardia Costiera e Frontex.
Almeno due Migranti sono morti e circa altri 20 sono dispersi dopo che la loro imbarcazione è affondata nel Mar Mediterraneo tra la Tunisia e l’Italia. Lo ha affermato il gruppo di soccorso tedesco ResQship. La ong ha dichiarato che i suoi soccorritori hanno raggiunto l’area del naufragio sabato e hanno trovato in acqua circa 25 persone, che hanno detto di essere lì da due ore. “Il nostro equipaggio è riuscito a recuperare 22 sopravvissuti e 2 deceduti”, ha twittato il gruppo di soccorso, aggiungendo che i sopravvissuti hanno raccontato di circa 20 persone annegate.
La nave del gruppo, la Nadito, ha portato i Migranti salvati sull’isola italiana di Lampedusa. “Siamo arrabbiati. Questa è una tragedia inenarrabile che avrebbe potuto, e dovuto, essere evitata con un approccio umanitario alla migrazione, invece di blindare le frontiere europee”, ha dichiarato la ong ResQship.
Sono scattate già ieri in tarda serata le operazioni logistiche per il montaggio di due tendostrutture per accogliere i circa 700 Migranti in arrivo al porto di Catania. La Protezione civile regionale, attivata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e coordinata dal direttore generale Salvo Cocina, sta dando supporto al Comune di Catania per favorire la corretta accoglienza e la sistemazione temporanea dei Migranti nell’ex hub vaccinale di via Forcile, a San Giuseppe La Rena.”Il sistema di Protezione civile siciliano, con i suoi tecnici e il suo volontariato – spiega Cocina – è stato mobilitato già nel pomeriggio di Pasquetta per dare assistenza alle operazioni di sbarco, coordinate dalla prefettura di Catania, e fornire una idonea sistemazione temporanea ai Migranti”.Il dipartimento regionale della Protezione civile ha messo a disposizione due tendostrutture di 12 per 24 metri e le sta montando nel parcheggio di via Forcile, grazie ai suoi funzionari, esperti di logistica, e ai volontari accorsi dai comuni di Adrano, Bronte, Catania, Misterbianco, San Giovanni La Punta e Siracusa, per un totale di oltre 30 volontari e cinque funzionari operativi.