Per la procura di Trento, sulla scorta delle indagini genetiche svolte dalla Fondazione Edmund Mach, è Jj4 l’orsa che mercoledì scorso ha ucciso Andrea Papi, il 26enne di Caldes aggredito a morte durante una seduta di running sui sentieri del monte Peller. Il plantigrado, secondo quanto si apprende, era già inserito nella lista ‘nera’ perché problematico e quindi, secondo il presidente della Provincia, da abbattere. L’orsa ha 17 anni e il 22 giugno 2020 aveva già aggredito padre e figlio sempre sul monte Peller. Episodio per cui l’amministrazione autonoma aveva chiesto l’abbattimento poi annullato dal Tar a seguito di uno scontro giudiziario tra Provincia e ministero dell’ambiente.
La Val di Sole, in Trentino, è in lutto oggi per l’ultimo saluto ad Andrea Papi, il 26enne di Caldes aggredito e ucciso mercoledì scorso da un’orsa mentre faceva una seduta di allenamento sui sentieri del monte Peller. I 13 comuni della valle hanno dichiarato giornata di lutto. Alle finestre delle case saranno accesi dei lumini per chiedere la revisione del progetto ‘Life Ursus’, la strategia europea per la reintroduzione dell’orso bruno sulle Alpi.
Jj4, l’orsa di 17 anni che mercoledì scorso ha aggredito e ucciso Andrea Papi, 26 anni di Caldes, in Trentino, mentre faceva una seduta di running sul monte Peller ha il radiocollare ma è scarico e non trasmette più i dati relativi agli spostamenti. Il plantigrado era già inserito nella lista ‘nera’ perché problematico e quindi, secondo il presidente della Provincia, da abbattere. L’orsa ha 17 anni e il 22 giugno 2020 aveva già aggredito padre e figlio sempre sul monte Peller. Episodio per cui l’amministrazione autonoma aveva chiesto l’abbattimento poi annullato dal Tar a seguito di uno scontro giudiziario tra Provincia e ministero dell’ambiente. L’orsa fu così catturata e radiocollarata.
“Non voglio parlare con nessuno. Ho saputo la notizia stamattina e sto veramente tanto male“. Lo dice a LaPresse Fabio Misseroni di Cles, in Trentino, commentando l’identificazione dell’orsa JJ4 che ha ucciso Andrea Papi, il runner 26enne aggredito a morte mercoledì scorso mentre faceva una seduta di allenamento sui sentieri del monte Peller. Misseroni e il figlio Christian sono stati aggrediti dallo stesso plantigrado il 22 giugno 2020 in località Verdè, pochi chilometri a valle del rifugio monte Peller. L’orso, dopo aver colto di sorpresa i due, si è scagliato contro il ragazzo, diciottenne, ferendolo alle gambe con delle unghiate. Subito Fabio Misseroni si è gettato in difesa di Christian: l’animale si è così avventato su di lui, procurandogli gravi ferite a una gamba. Episodio per cui l’amministrazione autonoma aveva chiesto l’abbattimento poi annullato dal Tar a seguito di uno scontro giudiziario tra Provincia e ministero dell’ambiente.
“Poiché sussistono evidenti motivi di interesse e sicurezza pubblica, evitando così una diffusione incontrollata di notizie non corrispondenti al vero, ho deciso di anticipare, rispetto al deposito della relazione finale dei consulenti, gli accertamenti relativi all’aggressione mortale occorsa ad Andrea Papi lo scorso 5 aprile”. Lo comunica il procuratore capo di Trento, Sandro Raimondi, in relazione alla morte del runner 26enne di Caldes ucciso da un’ora mentre stava effettuando una seduta di allenamento sul monte Peller. “Un primo esito degli accertamenti delle analisi genetiche condotte su 10 reperti dei genotipi di orso presenti sul territorio provinciale ha rilevato che il genotipo identificato dal Dna ottenuto corrisponde a quello dell’orso denominato Jj4“, aggiunge Raimondi.
“Sono molto soddisfatto dell’incontro che ho avuto con il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto. Oltre alla massima condivisione delle procedure che porteranno all’individuazione dei soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l’uomo, Ispra ha annunciato il proprio parere favorevole anche rispetto agli orsi che in passato hanno provocato il ferimento di escursionisti. Si è inoltre presa in considerazione la possibilità di dotare gli operatori di pubblica sicurezza di dispositivi di difesa quali gli spray anti aggressione”. Lo scrive il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, sulla propria pagina Facebook facendo riferimento all’incontro con il ministro Pichetto a seguito dell’aggressione dell’orsa che mercoledì scorso ha ucciso Andrea Papi, 26 anni di Caldes, mentre faceva una seduta di running sui sentieri del monte Peller.