Il duro editoriale del quotidiano della Santa Sede: "Massacro mediatico". Per l'elemosiniere pontificio Krajewski "il fango si commenta da sé"
Duro editoriale dell’Osservatore Romano contro le accuse rivolte a Papa Giovanni Paolo II sul caso di Emanuela Orlandi. Il quotidiano della Santa Sede ha parlato di “anonime accuse infamanti”, e aggiunto: “Prove? Nessuna. Indizi? Men che meno. Testimonianze almeno di seconda o terza mano? Neanche l’ombra”.
Secondo l’Osservatore Romano si tratta di “una follia”, di “un massacro mediatico” che “intristisce e sgomenta ferendo il cuore di milioni di credenti e non credenti. È sacrosanto – si legge ancora – che si indaghi a 360 gradi per cercare la verità sulla scomparsa di Emanuela. Ma nessuno merita di essere diffamato in questo modo, senza neanche uno straccio di indizio, sulla base dei “si dice” di qualche sconosciuto personaggio del sottobosco criminale o di qualche squallido anonimo commento propalato in diretta Tv”.
Cardinal Krajewski: “Fango si commenta da sé”
“Preferirei non parlare. Ignorare tutto questo fango che si commenta da sé. San Giovanni Paolo II si difende benissimo da sé per tutto il bene che ha fatto alla Chiesa e al mondo. Così pure il Papa emerito Benedetto XVI”, ha detto in un’intervista a Famiglia Cristiana il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere pontificio di Papa Francesco. Il cardinale Krajewski punta il dito contro la politica della Polonia: “Sappiamo tutti che in Polonia da tempo ormai è in corso un duro scontro tra i vari partiti su tematiche delicate come l’aborto, i matrimoni tra gay, coppie di fatto, difesa della famiglia tradizionale composta da un uomo ed una donna uniti in matrimonio. Tematiche sulle quali l’insegnamento di Papa Wojtyla è stato fin troppo chiaro, nel senso di difesa del vincolo matrimoniale, difesa della vita dal primo concepimento fino alla morte naturale. Per cui temo che nel mio Paese da quegli ambienti politici contrari a questi insegnamenti morali qualche gruppo non trova di meglio che attaccare ferocemente San Giovanni Paolo II con accuse infamanti, prive di fondamento. Ma la stragrande maggioranza della popolazione conosce bene Karol Wojtyla, tanto è vero che in tutte le città polacche migliaia di cittadini sono scesi in piazza con cortei e manifestazioni di solidarietà per San Giovanni Paolo II e di condanna per i suoi detrattori”.
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