Il saluto di parenti e amici nella chiesa San Filippo Neri a Milano. Presente anche il ministro Abodi
Folla e commozione nella chiesa San Filippo Neri a Milano per i funerali della pallavolista della Igor Gorgonzola Novara Julia Ituma, trovata morta fuori dal suo hotel in Turchia dove alloggiava con la squadra. I funerali si svolgono nell’oratorio milanese dove la 18enne aveva iniziato la carriera sportiva. Già un’ora prima dell’inizio della cerimonia tante le persone accorse per l’ultimo saluto. Presenti anche le compagne di squadra della Igor Volley e le ex del Club Italia, altro team in cui ha militato Ituma.
A funerali anche ministro Abodi e Francesca Piccinini
Presente alle esequie anche il ministro per lo Sport Andrea Abodi arrivato alla chiesa San Filippo Neri senza però rilasciare dichiarazione. Tra le tante persone che hanno affolato la chiesa anche Francesca Piccinini, dirigente sportiva ed ex pallavolista azzurra, e il presidente della Lega Volley femminile Mauro Fabris.
L’amica: “Ancora non ci credo, aveva tanto da dare”
“Sono qui ma ancora non ci credo, aveva tanto da dare”. Così in lacrime Aurora Cannone, un’amica di Julia Ituma, fuori dalla chiesa San Filippo Neri. “Sono convinta di questo, che avesse ancora molto da dare. Quello che è successo non doveva succedere”, dice ancora commossa ai giornalisti, raccontando che giocava con Ituma quando aveva 13 anni.
Madre e sorella salutano feretro, maglia squadra sulla bara
Dopo diversi minuti dall’uscita del feretro della pallavolista Julia Ituma dalla chiesa San Filippo Neri sono usciti anche i familiari, che erano rimasti in chiesa circondati dagli abbracci di amici e conoscenti. La madre e la sorella hanno salutato la bara per l’ultima volta ponendo sopra di essa la maglietta della squadra pera quale giocava Ituma. ‘Ciao Julia’, un grido prima della partenza del feretro, viene accolto tra gli applausi. Le ex compagne di squadra della parrocchia hanno lanciato in cielo dei palloncini.
L’arcivescovo Delpini, morte è enigma, non sappiamo cosa abbia vissuto
“Desidero esprimere la mia vicinanza e la mia condivisione in questo momento di strazio e di smarrimento che i familiari, le amiche e gli amici, e tutta la comunità vivono per l’enigma incomprensibile della morte di Julia”. Così, in un messaggio letto da don Ivan Bellini, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ricorda Julia Ituma. “Si affollano domande, inquietudini, sensi di colpa che si accompagnano a ricordi lieti, memorie di imprese entusiasmanti. Viviamo insieme il dramma di renderci conto che la vita non ha mantenuto la sua promessa di felicità e la morte misteriosa, incomprensibile e imprevedibile, ha stroncato il desiderio di diventare adulti per una vita desiderabile – prosegue – Non sappiamo che cosa ha vissuto Julia. Sappiamo che cosa vuole Gesù: che tutti siano salvati che tutti siano amati dall’amore invincibile di Dio”.
“Gesù è morto crocifisso dell’incomprensibile crudeltà della gente, è disceso agli inferi per rivelare che non c’è abisso di male che non sia visitato dal desiderio di Dio di rendere felici”, prosegue il messaggio di Delpini. “Con questa certezza preghiamo per Julia e celebriamo la Pasqua: ne venga la consolazione per la famiglia e coloro che sono trafitti da un dolore troppo grande e troppo ingiusto e per tutti ci sia un invito a tenere fisso lo sguardo su Gesù, che è la parola persuasiva che invita a vivere, a vivere bene, a vivere per portare a compimento la propria vocazione e a non disperare mai”. Dopo la lettura del messaggio dell’arcivescovo di Milano, don Ivan Bellini ha iniziato la celebrazione dei funerali di Ituma alla chiesa San Filippo Neri.
Parrocchia ringrazia Julia: “Grazie per ciò che sei stata”
“Julia, figlia nostra, sorella, amica, grazie per ciò che sei stata per tutti noi! Julia, figlia nostra, prendi parte alla gioia del Signore della Vita e continua a camminare con noi!”. Così in un messaggio su Facebook la parrocchia San Filippo Neri di Milano, dopo il funerale. “Grazie a tutti coloro che hanno partecipato oggi alla celebrazione del funerale della cara Julia e hanno pregato insieme”, prosegue il messaggio.
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