Il plantigrado, su cui pende un'ordinanza di abbattimento per ora sospesa dal Tar, è stato trasferito nel centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento

Durante la notte l’orsa JJ4 è stata catturata. Lo comunica la Provincia di Trento, annunciando che i particolari della cattura saranno illustrati durante la conferenza stampa dell’assessora provinciale all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli. Il plantigrado, su cui pende un’ordinanza di abbattimento per ora sospesa dal Tar, si è reso responsabile dell’aggressione mortale ai danni di Andrea Papi, 26 anni di Caldes, mentre stava facendo una seduta di running sui sentieri del monte Peller.

Orsa portata a centro fauna Casteller

L’orsa è stata trasferita al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento. A quanto si apprende, il plantigrado è stato catturato da un’apposita squadra del Corpo forestale.

Rinchiusa con M49 ‘Papillon’

L’orsa JJ4,è rinchiusa al centro di recupero fauna alpina Casteller di Trento assieme a M49, ‘Papillon‘ come lo definì l’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa, l’orso che per ben due volte è riuscito a fuggire dalla struttura prima di essere ricatturato e ‘incarcerato’ a vita. Anche su M49, resosi responsabile di decine di incursioni e giudicato pericoloso, pendeva un’ordinanza di cattura forzata, emessa dalla Provincia confermata dal Consiglio di Stato che aveva respinto gli appelli degli animalisti.

Tar chiede parere a Ispra su richiesta abbattimento

Nessun responso anticipato e richiesta a Ispra di “depositare la propria relazione e il richiesto parere circa l’abbattimento ovvero circa l’eventualità del trasferimento dell’animale in altro sito senza spese per la Provincia autonoma di Trento o per lo Stato entro il 20 aprile”. Lo ha deciso il Tar di Trento, come da decreto depositato oggi a firma del presidente Fulvio Rocco, che dunque mantiene ferma la data dell’11 maggio per decidere il futuro di JJ4.

Procura dispone perizia su cellulare runner

La procura di Trento ha deciso di disporre una perizia tecnica e non ripetibile sul cellulare e lo smartwatch di Andrea Papi, il runner 26enne di Caldes aggredito e ucciso il 5 aprile scorso dall’orsa JJ4 mentre faceva una seduta di allenamento sui sentieri del monte Peller. Il conferimento dell’incarico è previsto per domani alla presenza del legale del famiglia della vittima che, a sua volta, nominerà un consulente. La procura, che ha aperto un fascicolo di indagine senza notizia di reato e non vede alcun indagato, cerca immagini e fotografie che il giovane atleta potrebbe aver scattato prima del tragico incontro con JJ4. Materiale che potrebbe essere utile ai fini investigativi per la ricostruzione dell’aggressione mortale.

Provincia: “Orsa in buone condizioni di salute”

“L’orsa, che secondo una stima dei veterinari pesa circa 150 chili, è in buone condizioni di salute e ha già preso confidenza con il settore a lei riservato all’interno dell’area. Tutto attorno, una rete elettrificata alta tra i 3,5 e i 4 metri”. Lo comunica la Provincia di Trento in merito alle condizioni di salute di JJ4. “L’area del Casteller, che dalla scorsa notte ospita l’orsa JJ4, è inserita nel Centro faunistico di proprietà dell’amministrazione provinciale, sulla collina a sud di Trento – fa sapere la Provincia -. Si tratta di una struttura costruita per l’accoglienza provvisoria di esemplari di orso e non per la captivazione permanente, destinata al recupero di animali feriti, ad esempio a seguito di incidenti stradali. Qui è attualmente presente anche l’orso M49, con il quale JJ4 non ha comunque alcun contatto. I due animali vengono alimentati con frutta e verdura“. Realizzata nel 2008 con la consulenza dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica e la condivisione, anche finanziaria, del ministero dell’ambiente, la struttura del Casteller è ampia circa 8mila metri quadri. Si tratta di un’area di bosco e prato, opportunamente recintati, che comprendono anche tre stagni artificiali. “È stata progettata per svolgere la funzione di ricovero per gli orsi che dovessero necessitare di cure o di riabilitazione – si legge in una nota dell’amministrazione autonoma -. Per questo, è presente anche un locale che funge da ambulatorio veterinario. In totale possono essere ospitati fino a tre plantigradi, ad ognuno dei quali è riservata una tana”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata