L'associazione chiede ai professionisti di non provocare la morte dell'animale se non concordandolo
L’Ordine dei veterinari di Trento si schiera contro l’uccisione dell’orsa JJ4, catturata nella notte tra lunedì 17 e martedì 18 aprile a seguito dell’aggressione mortale del 26enne Andrea Papi mentre faceva jogging sul monte Peller. “Lo stato di salute dell’esemplare JJ4 non giustifica l’intervento eutanasico nell’urgenza, così come prospettato, ma richiede una analisi complessiva della gestione dei plantigradi sul territorio provinciale. Si sollecitano i colleghi professionisti veterinari addetti a vario titolo e iscritti all’Ordine di non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia se non in precedenza concordata con il presente Ordine”, comunica l’associazione per il caso in cui il Tar di Trento rivedesse la sospensiva dell’ordinanza di abbattimento emessa dal presidente della Provincia.
“Nessun confronto con l’Ordine”
“Si precisa a tutela e garanzia delle figure professionali della categoria dei medici veterinari della provincia, e contrariamente a quanto lasciato intendere in occasione della conferenza dal presidente Fugatti, che non vi è stato alcun confronto con il presente Ordine né con altri professionisti veterinari delegati in materia, e pertanto non può esserci stata alcuna condivisione sul parere espresso dal governatore”, prosegue la nota.
Provincia: “Orsa è in buone condizioni di salute”
“L’orsa JJ4, da lunedì notte nell’area faunistica del Casteller, è in buone condizioni di salute“. Lo riferisce il Servizio foreste della Provincia autonoma di Trento. L’animale ha preso possesso dell’area di pre-ambientamento e si alimenta regolarmente. “Non ha contatti con l’altro esemplare presente nella struttura, M49, e si trova in sicurezza grazie alle lastre anti arrampicata applicate sul recinto, che non è elettrificato – si legge in una nota -. Si ricorda che l’area faunistica è stata concepita per accogliere temporaneamente esemplari che necessitano di cure e non per la captivazione permanente di animali problematici. Per questo motivo, l’amministrazione provinciale sta seguendo l’iter necessario per procedere con l’abbattimento“.
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