Fondamentale l'intervento di un peschereccio che ha messo in salvo quasi tutti i naufraghi
Nel corso della notte un peschereccio ha salvato 34 migranti da un naufragio di un barchino di 7 metri, che si è verificato in area Sar italiana, al largo di Lampedusa. Il barchino era partito da Sfax in Tunisia. Tra loro vi era anche un morto.
La capitaneria di porto ha condotto i naufraghi e la salma a Lampedusa. Sono in corso ricerche per individuare eventuali dispersi nella zona dove si è verificato il naufragio.
I 34 superstiti del naufragio di una barca di migranti che si è verificato al largo di Lampedusa, in acque Sar italiane, hanno riferito ai soccorritori che mancherebbero all’appello circa una ventina di compagni di viaggio. Ci sarebbero quindi una ventina di dispersi. I 34 naufraghi intanto sono stati condotti a Lampedusa, insieme alla salma recuperata in mare. Già programmata l’ispezione cadaverica. La Capitaneria di porto, nel frattempo, sta coordinando le ricerche dei dispersi.
21 sbarchi a Lampedusa in 24 ore
Sono stati 21 gli sbarchi che in 24 ore si sono susseguiti a Lampedusa. In totale sono sbarcati sull’isola 819 naufraghi che sono stati portati presso l’hotspot di contrada Imbriacola che conta quasi 2 mila ospiti, rispetto ad una capienza massima di poco meno di 400 persone. Gli sbarchi si sono verificati dopo quattro giorni di stop. Quasi tutti i barchini sono partiti da Sfax in Tunisia.
ULTIMAORA
Naufragio! Soccorsa barca con 47 persone a bordo, tra cui una donna incinta in condizioni severe, diversi bambini tra cui uno piccolo. Stipati per 2 giorni in un guscio metallico che è sprofondato davanti ai nostri occhi.
Al sicuro su #Astral ora verso #Lampedusa pic.twitter.com/cJqIDrXeZj— Open Arms IT (@openarms_it) April 24, 2023
Altri due naufragi vicino Lampedusa, tratti in salvo in 78
Nelle acque antistanti Lampedusa si sono verificati altri due naufragi. Il primo ha visto la Capitaneria di porto impegnata nelle operazioni di salvataggio di 42 Migranti, fra cui 5 donne e 3 minori. Secondo le testimonianze dei superstiti vi sarebbero tre dispersi. Altri 36 Migranti, invece, sono stati tratti in salvo sempre nelle acque antistati l’isola delle Pelagie. Fra loro vi sono 8 donne e 3 minori. Li ha tratti in salvo la Capitaneria di porto. Insieme a loro è stato recuperato anche il cadavere di una giovane donna.
Open Arms, soccorsa barca con 47 persone tra cui donna incinta
Una barca con 47 Migranti a bordo, tra cui una donna incinta, è stata soccorsa e i Migranti stanno navigando alla volta di Lampedusa. A darne notizia è Open Arms sul suo account di Twitter. “Naufragio! Soccorsa barca con 47 persone a bordo, tra cui una donna incinta in condizioni severe, diversi bambini tra cui uno piccolo. Stipati per 2 giorni in un guscio metallico che è sprofondato davanti ai nostri occhi. Al sicuro su Astral ora verso Lampedusa”, scrive Open Arms.
Astral salva 47 persone, nave diretta verso Lampedusa
La nave Astral ha soccorso una barca con a bordo 47 persone, tra cui una donna incinta e diversi bambini tra cui uno piccolo. “Sono stati stipati per 2 giorni in un guscio metallico che è sprofondato davanti ai nostri occhi”, spiega la Ong. La nave è diretta verso Lampedusa.
Il veliero Astral di Open Arms era partito venerdì scorso per una missione di monitoraggio e sorveglianza nel Mediterraneo centrale ed è arrivato questa mattina in acque internazionali. “Continue le segnalazioni di imbarcazioni in pericolo e bisognose di assistenza”, afferma in una nota la Ong Open Arms, “ci siamo diretti inizialmente verso un target che ci veniva indicato come un possibile naufragio, ma siamo stati poi informati che la Guardia Costiera italiana era già in zona mentre MRCC Roma ci chiedeva di dirigerci verso un’altra imbarcazione in condizione di pericolo a 3 miglia nautiche dalla nostra posizione”. “Ci siamo trovati di fronte una barca di metallo di circa 8-9 metri in pessime condizioni con una cinquantina di persone a bordo – prosegue Open Arms -, dopo aver distribuito i giubbotti salvagente, la barca è letteralmente affondata davanti ai nostri occhi. La barca era partita da Sfax ed era in mare da due giorni. Le persone sono state tutte soccorse dai nostri soccorritori e messe al sicuro a bordo di Astral. In questo momento a bordo del nostro veliero si trovano dunque 47 persone, tra cui 6 donne, di cui una all’ottavo mese di gravidanza e diversi bambini, tra cui un bimbo di 8 mesi. Tutte le persone sono provate fisicamente e hanno bisogno di assistenza immediata, il nostro veliero si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa, assegnato dalle autorità”.
Guardia costiera, salvati oggi circa 1.200 in acque Mediterraneo centrale
Continuano le attività di soccorso coordinate dal centro nazionale di ricerca e soccorso marittimo della Guardia Costiera, nelle acque del mediterraneo centrale. “Durante la notte appena trascorsa e sino ad ora, dal solo flusso tunisino, sono state soccorse ben 35 imbarcazioni che hanno portato al salvataggio di circa 1.200 persone, tutte sbarcate a Lampedusa – fanno sapere dalla Guardia costiera – tra questi eventi si annoverano 3 naufragi, su cui hanno operato assetti italiani della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza. Il primo si è verificato nelle acque SAR italiane, a circa 20 miglia dall’isola di Lampedusa, da cui risultano disperse 3 persone; il secondo, in acque SAR maltesi, i cui superstiti segnalano circa 20 dispersi; il terzo, anch’esso in area maltese, su cui non si registrano dispersi anche se uno dei naufraghi è stato recuperato privo di vita”.
Al momento, secondo quanto fa sapere la Guardia Costiera, risultano essere complessivamente presenti in mare ancora una ventina di imbarcazioni. Nell’area delle operazioni sono impiegati, sotto il coordinamento SAR del Centro Nazionale della Guardia Costiera (IMRCC), assetti aerei e navali della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza, di Frontex e una unità ONG.
75 persone soccorse da Geo Barents al largo della Libia
Il team di Medici Senza Frontiere bordo della Geo Barents ha soccorso questo pomeriggio 75 persone, tra cui 40 minori e 13 donne che si trovavano a bordo di un’imbarcazione in legno e in difficoltà, in acque internazionali vicino alla Libia. Tutte le persone sono ora al sicuro sulla Geo Barents e assistite dal team di Msf. “Senza gli sforzi di navi civili, queste persone sarebbero potute annegare. Questa è la nostra risposta alle micidiali politiche di dissuasione dell’immigrazione sostenute dall’UE – dall’Italia e da Malta”, rende noto la ong.
🛟 #Mediterraneo
75 persone, tra cui 40 minori e 13 donne, sono state avvistate dai nostri team su una barca di legno in difficoltà in acque internazionali al largo della #Libia. Il soccorso è iniziato immediatamente e adesso sono tutti e tutte al sicuro a bordo della #GeoBarents pic.twitter.com/BracaXrOoM— MediciSenzaFrontiere (@MSF_ITALIA) April 24, 2023
Recuperati 34 corpi in Libia dopo naufragio imbarcazione
Almeno 34 corpi di Migranti sono stati recuperati finora dalla Mezzaluna Rossa libica sulla spiaggia di Sabratha, nella Libia nord-occidentale. Si tratta dei morti nel naufragio avvenuto mercoledì scorso, 19 aprile, di un’imbarcazione che trasportava almeno 48 persone. Tra i corpi recuperati, ci sono soprattutto donne e uomini di origine subsahariana. Tutti i cadaveri sono stati trasferiti all’obitorio dell’ospedale di Sabratha per il completamento delle procedure legali. É quanto fa sapere la stessa Mezzaluna Rossa libica.
In Tunisia recuperati 31 corpi, fra loro 2 bambini
Trentuno corpi in avanzato stato di decomposizione sono stati ripescati dalla guardia costiera tunisina al largo dei governatorati di Sfax, Mahdia e Gabes. Lo ha riferito il portavoce della Guardia nazionale tunisina, Houcem Eddine Jebabli, citato dall’agenzia di stampa tunisina Tap, aggiungendo che fra i corpi recuperati ci sono anche quelli di 2 donne e 2 bambini. Il portavoce ha precisato che i corpi, secondo le prime analisi, appartengono a persone provenienti da Paesi subsahariani.
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