Prescritti i reati contestati a Leoluca Bagarella e Antonino Cinà
Nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia, la Cassazione conferma l’assoluzione dei tre carabinieri ex Ros, annullando senza rinvio la sentenza d’appello, con la formula ‘per non aver commesso il fatto’. Diventano dunque definitive le assoluzioni del generale Mario Mori, del generale Antonio Subranni e dell’ufficiale dell’Arma Giuseppe De Donno. Confermata anche l’assoluzione per l’ex senatore Marcello Dell’Utri.
La Cassazione ha dichiarato prescritti i reati contestati al boss Leoluca Bagarella e ad Antonino Cinà. I giudici hanno riqualificato la contestazione di violenza e minaccia a corpo politico dello Stato, nella forma del ‘tentativo’. Con la riqualificazione il reato è andato prescritto. La Cassazione ha confermato l’assoluzione dei tre carabinieri ex Ros, annullando senza rinvio la sentenza d’appello: diventano dunque definitive le assoluzioni del generale Mario Mori, del generale Antonio Subranni e dell’ufficiale dell’Arma Giuseppe De Donno.
L’ex Ros: “Sempre stato convinto della mia innocenza”
“Sono parzialmente soddisfatto, considerando che per 20 anni mi hanno tenuto sotto processo.Ero convinto di non aver fatto nulla. Il mio mestiere lo conosco e so che se avessi sbagliato me ne sarei accorto”. Così il generale, ex Ros, Mario Mori, commenta la decisione della Cassazione che ha confermato la sua assoluzione nel processo sulla trattativa Stato-mafia.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata