L'inchiesta nasce dal ricorso intentato dal pubblico ministero di Milano, Rossana Guareschi
Il Ministero dell’Interno si è costituito questa mattina in tribunale a Milano attraverso l’Avvocatura dello Stato chiedendo la cancellazione dei provvedimenti con cui il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, ha ratificato la trascrizione dei certificati anagrafici dei figli di 4 coppie omogenitoriali.
Si tratta delle cause che vedono coinvolte 3 coppie di donne, di cui almeno una con figlio nato a Milano, e una coppia di uomini che chiedeva la trascrizione dell’atto di nascita all’estero, e sono tutti episodi di registrazioni avvenute dopo la sentenza delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione dello scorso 30 dicembre 2022 sulla gestazione per altri, la trascrivibilità in Italia dell’atto di nascita dei figli. I procedimenti – che riguardano indirettamente la possibilità o meno per un bambino di avere genitori registrati dello stesso sesso – pendono davanti ai giudici dell’Ottava sezione civile (collegio Manfredini-Cosmai-Stuccillo) e sono nate dal ricorso intentato dal pubblico ministero di Milano, Rossana Guareschi, che ha ritenuto quei provvedimenti del Comune di Milano illegali perché solo il Parlamento, e non un sindaco, sarebbe autorizzato a cambiare le regole. Il Viminale si è associato alla richiesta della Procura.
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