È accaduto a Torremaggiore. L'uomo ha ucciso anche il presunto amante della moglie. La donna è rimasta ferita, l'omicida è stato arrestato
Duplice omicidio e tentato omicidio nella notte nel Foggiano a Torremaggiore, in via Togliatti. Tutto, secondo una prima ricostruzione, sarebbe legato a motivi di carattere familiare. Dalle prime notizie un uomo avrebbe ucciso la propria figlia e un altro uomo, tentando anche di uccidere la moglie. Sul caso indagano i carabinieri, sul posto anche il magistrato di turno.
Pista movente gelosia
Sembrerebbe essere la gelosia il movente del duplice omicidio avvenuto nella notte fra sabato e domenica a Torremaggiore, nel Foggiano. Secondo una prima ricostruzione, il presunto omicida, un cittadino albanese da anni residente in Italia e ora in stato di fermo, avrebbe sospettato una relazione extraconiugale della moglie con un uomo di 50 anni e per questo avrebbe accoltellato a morte il 50enne nell’androne del palazzo e poi provato a uccidere la moglie, ora in prognosi riservata non in pericolo di vita, ma avrebbe ucciso la figlia 16enne che era intervenuta a difesa della madre. Il 50enne è stato colpito da circa 20 fendenti al torace, addome e testa. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di San Severo (FG) e della Stazione Carabinieri di Torremaggiore hanno dato esecuzione ad un fermo di indiziato di delitto del pm disposto dal Procuratore aggiunto e da un Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Foggia, nei confronti del sospettato, per duplice omicidio e tentato omicidio. Alle 2 di notte fra il 6 ed il 7 maggio, una donna in stato di agitazione ha contattato il 118 (che a sua volta ha contattato il numero di emergenza 112) riferendo che il marito aveva accoltellato la figlia ed un uomo. Immediatamente i militari della Compagnia Carabinieri di San Severo si sono recati presso l’abitazione della donna, nel centro di Torremaggiore, riuscendo a intercettare ed immobilizzare l’uomo, di origine albanese, sporco di sangue, nei pressi dell’atrio del condominio. All’ingresso, nell’androne del palazzo, i militari hanno trovato il corpo esanime di un uomo di circa 50 anni mentre all’interno dell’abitazione vi era una donna con ferite da arma da taglio accanto al corpo della figlia, quest’ultima in stato di incoscienza. I sanitari 118 hanno trasportato le donne presso ospedale di Foggia per le cure, ma mentre la madre tuttora versa in prognosi riservata non in pericolo di vita, per la figlia non c’è stato nulla da fare poiché è deceduta durante il trasporto a causa delle gravi ferite riportate.
I carabinieri, sotto la direzione dei pubblici ministeri, hanno ricostruito la dinamica dell’accaduto anche grazie ai testimoni presenti e hanno ritrovato il coltello a serramanico utilizzato per commettere l’omicidio. I carabinieri sottolineano che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e precisano dunque che, al momento, a carico dell’indagato fermato sono stati acquisiti “unicamente granitici indizi di colpevolezza”.
Presunto autore duplice omicidio ha mandato video vittime a connazionale
Il presunto responsabile del duplice omicidio di Torremaggiore, nel Foggiano, un cittadino albanese da anni residente in Italia – che secondo una prima ricostruzione nella notte fra sabato e domenica avrebbe ucciso un 50enne che sospettava avesse una relazione con la moglie, tentato l’omicidio della moglie e ucciso la figlia intervenuta a difesa della madre – avrebbe girato un filmato con il telefonino negli istanti immediatamente successivi all’assassinio, filmando dapprima il corpo esanime dell’uomo per poi filmare la figlia in fin di vita e la moglie in stato di semincoscienza. Il filmato sarebbe stato inviato dall’indagato ad un connazionale albanese residente nel Nord Italia, che ha immediatamente allertato i Carabinieri locali e – fanno sapere carabinieri – con estrema probabilità ha inviato le immagini anche ad altri soggetti in corso di identificazione, i quali a loro volta hanno divulgato il filmato attraverso il web. “Si fa appello al senso di responsabilità della cittadinanza, invitandola, in ragione della tragedia familiare sopra descritta, a non divulgare ulteriormente video e/o immagini macabre ed inappropriate, soprattutto nel rispetto dei familiari già afflitti da questa triste vicenda”, è l’appello dei carabinieri.
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