Secondo la donna "è giusto, perché non è stato un raptus"
La Corte di Assise di Milano ha rigettato la richiesta di una perizia psichiatrica su Alessia Pifferi – la 37enne accusata di omicidio volontario aggravato per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di quasi un anno e mezzo – rispetto alla capacità di affrontare un processo. “È giusto non aver concesso la perizia psichiatrica perché in una settimana non può essere stato un raptus: una bambina che muore in una settimana non sono cinque minuti, non può essere uno schizzo”, ha dichiarato Viviana Pifferi all’uscita dall’aula del tribunale dove è in corso il processo a carico della sorella.
“Io non la so più definire mia sorella, non ci siamo più parlate. Come mi sento a essere contro mia sorella? Mi sento dalla parte giusta, perché quella morta è mia nipote e non è morta per cause accidentali. Mia sorella le ha scritto delle lettere dal carcere, ma non le ho mai risposto almeno fino a quando non chiederà scusa”, ha aggiunto la zia della piccola vittima.
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