La famiglia di Sadek, impiegato presso McDonald’s con regolare contratto, composta da lui, dalla moglie e dai figli di 8 e 11 anni, è stata sfrattata dalla casa in cui viveva a Milano. Lo sfratto – da quanto apprende LaPresse – è stato eseguito questa mattina. L’uomo, messi tutti i suoi averi in alcune valige, si è presentato ai servizi sociali per capire se gli verrà concesso un alloggio temporaneo.
“Oggi io e la mia famiglia abbiamo avuto lo sfratto dalla casa in cui vivevamo. Avevo avvisato il Comune due mesi fa di questa situazione ma finora non avevo ricevuto alcuna risposta. Oggi sono andato in Comune e la prima cosa che mi hanno detto è che prenoteranno l’albergo per mia moglie e i bambini per dieci giorni. Ma nemmeno quello al momento è stato fatto. Mi hanno detto che entro oggi pomeriggio mi daranno una risposta. Sto aspettando, ho lasciato i miei bambini lì in Comune”. È la testimonianza raccolta da LaPresse di Sadek. Sadek ha raccontato la sua storia nei giorni scorsi da quando, fuori da Palazzo Marino sede del Comune di Milano, è attiva la protesta contro il caro-affitti insieme ad Asia Usb e al collettivo studentesco ‘Cambiare Rotta’. “Sono qui davanti a Palazzo Marino, sotto le tende, con il sindacato Asia Usb, ad aspettare una risposta. Fino ad allora non mi muoverò di qua. È da due mesi che stiamo parlando di questa situazione – aggiunge Sadek – i bambini sono stanchi, non sappiamo cosa fare. Quello che sta succedendo a me sta accadendo ad altre persone: il Comune dovrà trovare una soluzione per queste persone. Resto sotto la tenda finché il Comune non troverà una soluzione”.