Il direttore dell'evento interviene sulle contestazioni alla ministra
Proseguono le polemiche dopo le contestazioni alla ministra Roccella sul palco del Salone del Libro. “Io non sono il servizio d’ordine del Salone e non sono la polizia. Ho detto ai ragazzi: eleggete un vostro delegato e trasformiamo questa contestazione in un dialogo. Loro mi hanno detto di no. Hanno rifiutato questa mediazione. È un peccato, ma è legittimo da parte loro. Il mio metodo è quello del dialogo, non del manganello”, ha detto Nicola Lagioia, scrittore e direttore del Salone del Libro di Torino, ad Agorà su Rai Tre. “I contestatori del ministro Roccella non volevano dialogo perché per loro la ministra è anti abortista e con una firma può rovinare le nostre vite, può cambiare le loro vite, dovrebbe essere lei prima di fare delle leggi, a far sì che queste leggi siano il risultato di un dialogo”, ha aggiunto.
Lagioia: “Ministra sul palco con pregiudicata non è buon esempio”
“Confronto con Montaruli? Non è un bell’esempio per i giovani che sul palco con una ministra ci sia una pregiudicata. Augusta Montaruli che dice ‘con tutti i soldi che prendi’ è stata condannata in via definitiva per peculato”, ha aggiunto commentando le parole della deputata nel corso delle contestazioni alla ministra.
Malan (FdI), incredibile che Lagioia giustifichi squadristi
“Leggo con incredulo stupore le parole dette da Nicola Lagioia ad Agorà. È grave che il direttore del Salone del Libro, uno dei più importanti appuntamenti culturali d’Italia, giustifichi gli squadristi che hanno impedito uno degli eventi del salone stesso. Significa istigare ad altri assalti del genere, significa negare la cultura che deve essere fondata sul dialogo e il confronto, almeno in un paese libero”, ha detto il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan. “Come molti radical chic, Lagioia accetta il dialogo solo con chi la pensa come lui. È incredibile giustificare le urlanti presunte femministe in base a un processo alle intenzioni, attribuendo alla ministra Roccella di voler modificare la legge sull’aborto, tanto più considerato che il programma di Fratelli d’Italia esclude totalmente di farlo”, ha aggiunto.
Gardini (FdI), Lagioia? Contro donne disse frasi irripetibili
“Il direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia, tanto difeso dalle donne di sinistra, è quello che così commentò l’uscita del romanzo di una donna, Melissa Panarello: ‘Con lei c’è una sola cosa da fare. La prendi. La metti a novanta appoggiata a un tavolo. Poi prendi Lolita di Nabokov. Strappi le pagine. Gliele infili una per una nel culo. Dopo un po’, per osmosi, qualcosa assimila per forza’. Non ci si può aspettare nulla da una persona che può concepire parole tanto violente, antifemministe e sessiste”, il commento di Elisabetta Gardini, vicepresidente del gruppo Fratelli d’Italia alla Camera.
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