Il 23 maggio 2021 persero la vita 14 persone, alla celebrazione presenti anche i nonni paterni del piccolo Eitan, unico sopravvissuto
È stata celebrata in vetta al Mottarone la messa in suffragio per la strage alla funivia del 23 maggio 2021. A due anni di distanza, i famigliari delle 14 vittime e le istituzioni si sono radunati alla chiesa della Madonna della Neve: a officiare la messa è stato, come lo scorso anno, don Gianluca Villa. Non sono previsti, oggi, momenti istituzionali al cippo della memoria che è stato posato lo scorso anno, in occasione del primo anniversario. Solo pochi giorni fa la chiusura delle indagini da parte della procura di Verbania: sei le persone che hanno ricevuto l’avviso di chiusura indagini, più due società.
Alla messa erano presenti diversi famigliari delle vittime, tra i quali anche Aya Biran, la zia dell’unico sopravvissuto, il piccolo Eitan. La famiglia paterna del bimbo si è detta “speranzosa che si faccia giustizia“. Tra i rappresentanti istituzionali, la sindaca di Stresa Marcella Severino e l’assessore regionale piemontese Matteo Marnati.
Anche i nonni paterni di Eitan, l’unico sopravvissuto alla strage del Mottarone, hanno partecipato alla messa commemorativa a due anni dalla strage del 23 maggio 2021, nella quale hanno perso la vita 14 persone. Si tratta dei genitori di Aya Biran, la zia del bimbo presso la quale al momento il piccolo vive a Pavia. I nonni sono arrivati accompagnati dal loro legale Zanalda. I due non hanno rilasciato dichiarazioni.
Parenti in lacrime durante lettura nomi
Durante la messa alla chiesa della Madonna della Neve in vetta al Mottarone, il parroco don Gianluca Villa ha letto i nomi delle 14 vittime della strage della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021. Durante la lettura dei nomi, alcuni parenti delle vittime si sono commossi.
Nonni Eitan: “Bello vedere tante persone qui”
“È difficile per noi oggi ma è simbolico, vedere tutte queste persone vicine a noi è importante“. Così, parlando con la sindaca di Stresa Marcella Severino, i nonni paterni dell’unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021, fuori dalla chiesa della Madonna della Neve. Miriam e Dan Biran sono venuti alla messa commemorativa per le 14 vittime accompagnati dal legale Emanuele Zanalda. I nonni, commossi, hanno anche incontrato la procuratrice Olimpia Bossi. La procuratrice, che non ha rilasciato dichiarazioni alla stampa, ha chiesto alla famiglia come sta il piccolo Eitan.
Sindaca Stresa: “Non dimenticheremo”
“È un dolore che si rinnova ogni anno, Stresa è vicina alla comunità dei famigliari e non dimenticheremo“. Così la sindaca di Stresa Marcella Severino, arrivando in vetta al Mottarone per la messa a due anni dalla tragedia della funivia del 23 maggio 2021. Per andare avanti il territorio “ha bisogno della ricostruzione – dice – ma non è oggi il giorno per parlarne”.
Parroco: “Chiare e gravissime responsabilità umane”
“Va detto che la morte ingiusta di ogni innocente va considerata un furto, un furto alla storia, alle famiglie, ai parenti. L’anniversario a due anni di distanza apre la domanda più attesa e scottante: è stata fatta giustizia? La recente chiusura delle indagini conferma che vi sono state chiare e gravissime responsabilità umane. Il pensiero va anche in queste ore al ponte Morandi”. Così don Gianluca Villa dalla chiesa della Madonna della Neve in vetta al Mottarone a due anni dalla strage della funivia del 23 maggio 2021, nella quale hanno perso la vita 14 persone.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata