L'abbattimento sospeso fino al 14 dicembre
Il Tar di Trento ha sospeso l’ordinanza sull’occisione degli orsi Jj4 e Mj5. L’abbattimento sospeso fino al 14 dicembre. Così il Tar ha ‘salvato’ i due orsi dall’abbattimento.
L’orsa JJ4 per ora è salva. Il Tar di Trento, con 8 dispositivi equivalenti ad altrettanti ricorsi presentati dalle associazioni animaliste, ha accolto la domanda cautelare per la sospensione dell’ordinanza di abbattimento firmata dal presidente della Provincia fino al 27 giugno. Il provvedimento sottoscritto dal governatore Maurizio Fugatti era stato emesso a seguito dell’aggressione mortale del plantigrado ad Andrea Papi, 26 anni di Caldes, mentre faceva running sui sentieri del monte Peller. L’udienza di merito si terrà il 14 dicembre.
Il parere della Lav
“Nuova vittoria per la Lav. La vita degli orsi per ora è salva. Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e la Lav depositerà il progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro sostenendone interamente le spese”. Lo comunica Lav a seguito delle ordinanze del Tar di Trento che sospendono le ordinanze di abbattimento firmate dal presidente della Provincia di Trento a carico degli orsi JJ4 e MJ5 responsabili nel primo caso dell’aggressione mortale di Andrea Papi sul monte Peller e nel secondo di un escursionista in val di Rabbi. “Il 14 dicembre ci sarà l’udienza di merito del Tar – comunica Lav -. Riteniamo che fino a questa data gli orsi non possano essere uccisi”.
Consulente: “JJ4 non pericolosa, attacchi in difesa cuccioli”
“Da un punto di vista forense” gli attacchi dell’orsa JJ4 sono stati “in tutte le occasioni” dettati dalla difesa “dei propri cuccioli da quello che riteneva un pericolo imminente rappresentato dall’estrema vicinanza di persone, oppure la probabile difesa della propria fonte di alimentazione” e dai “documenti prodotti dall’Amministrazione Provinciale e dai pareri dell’Ispra, non emergono elementi probatori che fanno supporre un’intrinseca pericolosità“. È quanto si legge nel parere del dottor Rosario Fico, vice presidente della Società italiana scienze forensi veterinarie già responsabile del Centro nazionale di referenza per la medicina nazionale forense, agli atti del procedimento pendente davanti al Tar di Trento che ha sospeso l’abbattimento dell’orsa JJ4. Il parere però non è stato tenuto in considerazione dai giudici amministrativi nella loro decisione, che verteva esclusivamente sull’ordinanza di abbattimento del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e per cui quindi non erano “necessarie ulteriori verifiche sulla causa del decesso del giovane Andrea Papi” e la dinamica della morte.
Per il consulente di parte delle associazioni animaliste tuttavia l’orsa JJ4 “nei suoi 17 anni di vita, 15 come orso potenzialmente dannoso” conta “solo 3 falsi attacchi” sempre “verificati in concomitanza con la presenza di cuccioli e sempre nell’areale dove era noto che JJ4 fosse stabilmente presente” ai quali “si aggiunge l’ultimo, fatale, ma di cui non si conosce la dinamica esatta dell’incidente e nel quale “non è chiaro sulla base di quali elementi scientifici sia possibile classificare l’incidente come un attacco di JJ4 senza provocazione”. Il veterinario forense riporta poi una serie di dati di letteratura scientifica dai quali emerge come “un’orsa che deve allontanare immediatamente un pericolo per i propri cuccioli, può percorrere 50 metri lineari in poco più di tre secondi (50km/h)” e quando “la conformazione del terreno, la fitta vegetazione o, tipicamente, un tornante o una curva del sentiero impediscono all’orsa o all’uomo di accorgersi in tempo della rispettiva presenza l’incidente è quasi inevitabile”.
Fugatti: “Su istruttoria Tar ci dà ragione”
“Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento ha pubblicato oggi le ordinanze a seguito della riunione di ieri in sede collegiale sui ricorsi proposti contro l’abbattimento degli orsi JJ4 e MJ5. In tutte le ordinanze, il Tar riconosce come i ricorsi non siano supportati da un presumibile fondamento giuridico e ravvisa già profili di inammissibilità, in ordine alle impugnazioni dei provvedimenti del presidente della Provincia autonoma di Trento, il decreto numero 9 del 19 aprile e il decreto 10 del 27 aprile, con cui si dispone l’abbattimento dei due esemplari pericolosi. Gli atti dell’amministrazione vengono dunque ritenuti congruamente e compiutamente motivati, alla luce di un’approfondita istruttoria“. Lo dichiara il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, in relazione ai dispositivi con cui il Tar rimanda al 14 dicembre l’udienza di merito sulle ordinanze di abbattimento firmate dal governatore che pendono sugli orsi JJ4 e MJ5 in quanto definiti ‘problematici’ a seguito dell’aggressione mortale di Andrea Papi, nel primo caso, e di un escursionista nel secondo caso.
Fugatti: “Tar ha confermato pericolosità orsi”
“Il Tar di Trento dichiara che le misure alternative all’abbattimento sono state adeguatamente considerate da parte della Provincia. L’ipotesi trasferimento avanzata da qualche associazione, viene rilevato, non è suffragata da alcuna concreta e fattibile proposta da cui risulti anche l’impegno dei proponenti a farsi carico di tutti gli oneri. Per questo motivo, si può affermare che la scelta definitiva di confermare l’abbattimento sia di MJ5 che di JJ4 sia stata ritenuta validamente motivata. I giudici confermano infatti la pericolosità di entrambi gli animali”, dichiara ancora Fugatti.
Fugatti: “Troppe fake news su decisione di ‘salvare’ orsi”
“Il Tar rileva che la Provincia ha depositato tutti gli atti dell’istruttoria, rispettivamente nelle date del 5 e del 22 maggio, e dunque non residua la necessità di disporre ulteriori incombenti istruttori. Si smentiscono dunque le ricostruzioni che stanno circolando sul web, che ricalcano la posizione dei ricorrenti, anziché quella del collegio”, prosegue il presidente della Provincia. “La sospensione degli abbattimenti è stata disposta esclusivamente per un aspetto procedurale, ovvero allo scopo di permettere alle associazioni ricorrenti di impugnare anche le linee guida e il rapporto Ispra e Muse del 2021, non essendo ancora decorsi i termini per impugnare tale documentazione – aggiunge Fugatti -. Per quanto riguarda MJ5, possono proseguire le operazioni di individuazione e di identificazione dell’animale ai fini della captivazione, a garanzia dell’incolumità e della sicurezza pubblica”.
Santanchè: “Orsi non possono essere più importanti di persone”
“È necessario intervenire con buonsenso di fronte alla minaccia rappresentata dagli esemplari problematici. Gli orsi non possono essere ritenuti più importanti delle persone“. Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, a margine dell’intervento al Festival dell’economia di Trento in corso fino a domenica facendo riferimento alle preoccupazioni manifestate dagli operatori turistici secondo i quali la presenza degli orsi rischia di suscitare timori negli ospiti, con ripercussioni economiche negative.
Fugatti: “Orsi problematici abbattuti ovunque tranne in Italia”
“Prendiamo atto perché altro non possiamo fare. In ogni Paese del mondo in cui ci sono gli orsi, gli orsi problematici vengono abbattuti e in Italia no. Noi possiamo semplicemente prenderne atto e attendere le future sentenze”. Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, a Rainews24, commentando la decisione del Tar. Secondo il Tar manca la documentazione della Provincia? “C’è stato un equivoco comunicativo sulla decisione del Tar di oggi su cui non facciamo le polemiche. Quella è la tesi dei ricorrenti, non la tesi del Tar. Ci fermiamo qua”, ha replicato Fugatti.
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