La sorella ha pubblicato un nuovo post sui social: "Se non l'abbiamo ancora trovata è perché non abbiamo fatto abbastanza. Vi chiedo di fare ancora uno sforzo"
Sono ore di angoscia per la famiglia e gli amici di Giulia Tramontano, la 29enne scomparsa da sabato 27 maggio da Senago, nel Milanese, incinta di sette mesi. A oggi ancora nessuna notizia della giovane donna, originaria di Sant’Antimo, nel Napoletano. Da giorni il suo telefono è spento e la sua famiglia non riesce a mettersi in contatto con lei. Non ha un’auto Giulia, motivo per cui al momento le ricerche si stanno concentrando in stazioni ferroviarie e di autobus ma anche negli aeroporti.
A lanciare la segnalazione è stata la famiglia d’origine di Giulia, preoccupata di non averla sentita, come d’abitudine. Al momento non ci sono elementi che possano far pensare ad atti violenti o a problemi ma neanche a un allontanamento volontario visto che la 29enne non avrebbe mai dato segni di squilibrio. La sua vita, da quello che appare da una prima ricostruzione, è quella di una ragazza tranquilla, lavoratrice, in attesa di diventare madre. La Procura di Milano indaga ancora contro ignoti per istigazione al suicidio, necessario questo a svolgere gli accertamenti del caso.
Mentre le ricerche vanno avanti sul campo, i familiari continuano a muoversi anche sul web. La sorella della 29enne, Chiara, ha pubblicato un nuovo post sui social lanciando un altro appello d’aiuto. “Se non abbiamo ancora trovato Giulia è perché non abbiamo fatto abbastanza. Vi chiedo di fare ancora uno sforzo“.
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