Oggi l'udienza di convalida dell'arresto del minore accusato di aver aggredito con un coltello una docente in classe: è accusato di tentato omicidio
Va in carcere, dopo l’udienza di convalida dell’arresto di oggi, il 16enne accusato di aver aggredito, lo scorso 29 maggio, con un coltello una docente all’interno di un istituto scolastico di Abbiategrasso. I reati contestati dalla Procura per i minorenni di Milano sono tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e detenzione di armi finalizzata alla commissione del reato di tentato omicidio. La vittima, docente del giovane aggressore, ha riportato lesioni gravi al capo, in zona claveare e all’avambraccio destro. Lo spiega la procura di Milano in una nota.
Le indagini finora compiute hanno evidenziato che il ragazzo, all’improvviso, in aula, durante la lezione, ha colpito la propria docente, aggredendola alle spalle, con un pugnale che aveva portato all’interno dell’istituto scolastico nascosto nello zaino. Lo stesso poi, impugnando una pistola – rivelatasi successivamente essere un’arma ad aria compressa – intimava ai compagni di allontanarsi dall’aula.
All’odierna udienza di convalida l’indagato ha ammesso la propria responsabilità, non riuscendo a fornire una giustificazione per il gesto compiuto, e non ha formulato alcuna riflessione critica rispetto alla gravità dei propri agiti. All’esito dell’udienza il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dell’indagato la misura della custodia cautelare in carcere. L
“La vicenda ha destato, comprensibilmente, un notevole clamore mediatico, oltre che un naturale allarme sociale essendo avvenuta all’interno di un istituto scolastico, da parte di un adolescente che non aveva mai manifestato segnali particolari di aggressività – si legge ancora nella nota della procura, a firma del procuratore Ciro Cascione – . L’auspicio è che il clamore mediatico rientri nel canale del fisiologico e doveroso diritto di cronaca, onde evitare una sovraesposizione delle parti coinvolte, a cominciare dal giovane indagato, ma soprattutto degli altri studenti, già molto scossi per l’episodio accaduto nella propria scuola. Al di là delle condizioni personali che possano aver determinato il gesto in questione, lo stesso va letto, a parere di questo Ufficio, quale episodio isolato, non sintomatico o tendenziale del disagio e malessere diffuso in alcune fasce della popolazione giovanile e adolescenziale”.
L’avvocato del 16enne: “Stupiti”
Si è detto “stupito” il legale del 16enne, Stefano Rubiu, a proposito della decisione di stabilire la custodia cautelare in carcere. “Credevamo in una misura restrittiva ma di tipo sanitario”, aggiunge a LaPresse.
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