Tanti i messaggi sui social in onore della giovane brutalmente assassinata

Il quartiere Primavalle, a Roma, non riesce ancora a credere che ieri Michelle Maria Causo, 17 anni, sia stata ammazzata e buttata in un cassonetto dei rifiuti. “Riposa in pace amica mia, ancora non realizzo, mi chiedevi sempre consigli, parlavamo tutti i giorni e mi hai presentato anche questo schifo di essere umano che ti ha fatto una cosa del genere – scrive sui social una sua amica, Aurora – Non ci credo ancora come da un giorno all’altro tu non ci sia più, non avrò più un tuo messaggio, ma tu avrai ogni mattina il mio come facevi con me”.

Poi un messaggio al minore che è stato fermato con l’accusa di omicidio: “Brutto schifoso mi hai portato via un’amica, spero che soffra il doppio”. La 17enne uccisa frequentava il Liceo Vittorio Gassman, a Roma, indirizzo psicopedagogico.

Da un mese cambiata, frequentava arrestato

“Siamo tutti sconvolti. Conoscevo bene Michelle, avevamo amici in comune e fino a un mese fa uscivamo insieme. Da qualche settimane lei era sparita e aveva perso i contatto con noi. Sapevamo che era fidanzata da un anno con un ragazzo più grande e da un po’ di tempo frequentava il 17enne che è stato arrestato, ma che io sappia erano amici”. Questo il racconto di Rosa, il nome è di fantasia, amica di Michelle Causo, la ragazza il cui corpo è stato trovato ieri in un carrelli vicino ai cassonetti in via Stefano Borgia, a Primavalle. “Lui – aggiunge – sembrava tranquillo, ma conoscenze comuni mi avevano detto che aveva litigato con tante persone”.

 

 

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