“Michelle era buona, aiutava tutti, i bambini disabili, gli extracomunitari. Dove c’era qualcuno in difficoltà, là trovavi Michelle. Probabilmente, anche chi l’ha uccisa l’avrà attirata a sé chiedendole aiuto, poi, l’ho già detto, deve aver provato ad abusare di lei e davanti al suo rifiuto l’ha aggredita. Gente così, con i coltelli al posto delle mani”. Così, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’, Gianluca Causo, padre di Michelle, la ragazza 17enne uccisa a Primavalle lo scorso 28 giugno.
E sull’ipotesi di un omicidio legato a un debito, Causo aggiunge: “Secondo voi una persona che aiuta gli altri si mette a questionare perché uno le deve 20 euro? E poi lei i soldi li aveva, perché lavorava con i bimbi disabili in piscina e metteva da parte sempre un gruzzoletto: i carabinieri le hanno trovato 150 euro in un cassetto”