La giovane si trova a una profondità di circa 150 metri, in un tratto di morfologia complessa, le sue condizioni sono stabili

Proseguono le operazioni di recupero di una speleologa infortunata all’interno della grotta ‘Bueno Fonteno’, in provincia di Bergamo. La barella con Ottavia Piana è in trasporto lungo il meandro che precede i saltini prima dell’uscita. A causa delle precipitazioni, questa notte c’è stato un piccolo stop per l’incremento della portata d’acqua sui salti verticali che ha reso impraticabile la zona sopra il pozzo da 50 metri. Attualmente ha ripreso a piovere ma la progressione è in un ambiente meno interessato dallo scorrere dell’acqua. La ragazza ha trascorso la notte assistita dai sanitari del Cnsas e dai tecnici di soccorso speleologico. Le sue condizioni sono stabili. 

I tecnici del Soccorso Speleologico del Soccorso Alpino e Speleologico lombardo sono affiancati dai colleghi di Veneto e Trentino, e da ulteriori soccorritori provenienti da Piemonte, Emilia-Romagna e Alto Adige.

Al momento – spiega il Soccorso Alpino – non è ancora possibile fare una stima precisa dei tempi necessari per completare l’operazione: gli interventi di soccorso in grotta, per via di una serie di fattori – tra cui la conformazione più o meno complessa del percorso – richiedono parecchie ore d’impegno e ricambi di squadre. All’interno sono presenti due medici del Soccorso Alpino e Speleologico specializzati nel soccorso in grotta e altri sanitari stanno arrivando sul posto, per garantire assistenza sanitaria alla speleologa infortunata. 

La giovane si trova a una profondità di circa 150 metri, in un tratto di morfologia complessa, tuttora in esplorazione.

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