Possibile svolta: dopo il trasferimento di Nicola Bonante a Bari potrebbe essere necessaria la rinnovazione dell'istruttoria
Potrebbe essere a una svolta il processo che nel tribunale di Tempio Pausania vede imputato Ciro Grillo, figlio di Beppe, comico genovese e fondatore del M5S, per il reato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese, insieme a tre suoi amici genovesi: Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Il giudice Alessandro Cossu è stato nominato dal tribunale in sostituzione del giudice del collegio, Nicola Bonante, trasferito nei giorni scorsi a Bari, ma questo potrebbe non risolvere il problema degli atti sin qui completati nell’istruttoria dibattimentale. C’è la possibilità infatti che, dato che il nuovo giudice non ha assistito alla formazione della prova nelle prime udienze, il processo debba riprendere da capo con la rinnovazione del dibattimento. A riguardo, spiega Mariano Mameli, avvocato del collegio difensivo, “il tribunale si è riservato di decidere in merito all’ipotesi di rinnovazione del processo per la questione del giudice a latere trasferito a Bari”. Gli avvocati hanno anche chiesto ai giudici di valutare la sospensione dell’udienza di oggi e il rinvio a un’altra data, in attesa del pronunciamento del Csm sulla possibilità che Bonante, pur dopo il trasferimento nel capoluogo pugliese, prosegua nel suo ruolo di giudice per questo processo. Ma l’udienza si sta svolgendo come da programma.
In corso acquisizione del materiale probatorio
Nell’udienza di oggi l’acquisizione del materiale probatorio da parte dei due consulenti tecnici, della difesa e del pm. Saranno esaminati quindi i video, le foto, le intercettazioni telefoniche e le interazioni sui profili social dei quattro imputati e della presunta vittima, già analizzati dal consulente informatico nominato dalla Procura, Mauro Sanna. Una mole di dati, circa 40 terabyte, che verranno verificati dai legali delle parti. Sarebbe anche presente tra il materiale ammesso al processo un video di 20 secondi con le immagini di un rapporto sessuale. Il processo e l’eventuale condanna degli imputati ruota intorno alla consensualità o meno dei rapporti sessuali che sarebbero avvenuti quella sera.
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