Così Natalina Orlandi in merito alle notizie che vedrebbero coinvolto un familiare nella sparizione della cittadina vaticana

“Escludiamo che mio zio abbia fatto delle avance e Emanuela. E ripeto, nel mio caso, sono state solo delle avance verbali se fosse andato oltre non sarei stata zitta”. Così Natalina Orlandi, sorella di Emanuela, in merito alle notizie che vedrebbero coinvolto un familiare nella sparizione della cittadina vaticana. La famiglia ha convocato una conferenza stampa dopo le rivelazioni in merito a documenti che chiamano in causa lo zio di Emanuela, Mario Meneguzzi, e un presunto caso di molestie nei confronti della sorella maggiore di Emanuela, Natalina.

“Mi piacerebbe che prendesse posizioni anche su questa cosa, se questa cosa è uscita dalla Procura vaticana è una cosa grave”, ha spiegato Pietro Orlandi. “Vorrei metterlo in guardia su laici e prelati che gli ronzano intorno”, ha aggiunto il fratello della cittadina vaticana scomparsa 40 anni fa.

“Perché non hanno convocato le persone delle chat di WhatsApp? Lì si parla di spostamento di alcune cose e di spostamenti di cui Papa Francesco era al corrente. In quelle chat ci sono persone che potrebbero sapere cosa è successo a Emanuela”, ha aggiunto il fratello di Emanuela. Pietro fa riferimento agli screenshot di alcune chat consegnati a Diddi durante il loro incontro dove due persone vicine a Papa Francesco parlerebbero di ‘tombaroli’, facendo esplicito riferimento alla cittadina vaticana scomparsa 40 anni fa.

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