Sequestrati oltre 45 kg di sostanze stupefacenti, tra cui eroina e marijuana, 18mila euro in contanti, 70 kg di sostanze da taglio e due armi detenute illecitamente
Tredici persone sono finite in carcere a Catanzaro perché accusate di associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, estorsione e ricettazione. Si tratta di soggetti in parte di nazionalità albanese e in parte della comunità rom che vivono nel capoluogo calabrese. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal tribunale su richiesta della locale Dda diretta da Nicola Gratteri e fanno riferimento a due distinte attività investigative condotte dai carabinieri di Catanzaro e di Girifalco, poi unite in una sola indagine. Il blitz ha colpito due sodalizi criminali dediti al traffico di eroina che, proveniente dall’Albania, veniva importata in Italia attraverso il porto di Bari e poi convogliata nelle piazze di spaccio di Crotone, Catanzaro e comuni limitrofi. Le investigazioni sono state effettuate con l’attivazione di presidi di telefonici e ambientali, servizi di osservazione, controllo e pedinamento. Ulteriore apporto alle indagini, con riferimento soprattutto al contesto associativo, è stato fornito dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia che avevano descritto un quadro preciso sulle attività illecite in materia di stupefacenti ad opera di contesti familiari di etnia rom nell’area sud del capoluogo. Complessivamente, durante tutta l’indagine, sono state tratte in arresto in flagranza o fermate 34 persone. Sequestrati complessivamente oltre 45 chilogrammi di sostanze stupefacenti, tra cui eroina e marijuana, 18mila euro in contanti, circa 70 chilogrammi di sostanze da taglio e due armi detenute illecitamente.
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