Al via il 'codice calore' in Pronto Soccorso per fronteggiare l'emergenza
L’Italia continua a essere stretta nella morsa del caldo e il peggio deve ancora arrivare. Secondo quanto comunicato dal ministero della Salute oggi martedì 18 luglio, saranno 20 le città da bollino rosso mentre domani il grado di allerta massima riguarderà ben 23 città. A Roma si attende la giornata più calda di sempre, con picchi che porteranno la colonnina di mercurio vicino ai 45 gradi e la Protezione Civile ha allestito 28 ‘punti sensibili’ per offrire assistenza e informazioni alle persone in difficoltà.
Dalle 11 saranno 80 i volontari in strada per dare consigli sui corretti comportamenti e le buone prassi, per accompagnare cittadini e turisti alle fontane o per erogare direttamente l’acqua dalle bottigliette per riequilibrare l’idratazione. ‘Sorvegliati speciali’ le persone fragili e gli anziani.
Motivo per il quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato una circolare diramata ieri alle Regioni per fronteggiare l’emergenza: ‘codice calore’ nei Pronto Soccorso, attivazione degli ambulatori territoriali 7 giorni su 7 – h12 per accessi relativi agli effetti del caldo, potenziamento del servizio di guardia medica, riattivazione delle Uscar per favorire l’assistenza domiciliare ed evitare l’accesso inappropriato ai Pronto Soccorso.
Nello specifico – spiega il ministro in una nota – per fronteggiare al meglio gli effetti del caldo sulla salute “si invitano le Regioni a valutare la predisposizione di azioni organizzative per rafforzare la risposta ordinaria alle richieste di assistenza sanitaria, in particolare per i soggetti vulnerabili”. Tra questi ci sono gli anziani, come spiega a LaPresse il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi che sottolinea come “non dovrebbero essere lasciati soli: è necessario creare un’organizzazione per proteggere le persone anziane dall’ondata di calore anomala di questi giorni soprattutto per le azioni quotidiane, ma soprattutto per ricordare loro di bere acqua perché purtroppo, spesso, si dimenticano. Per questo sarebbe utile impostare delle sveglie a distanza di 3 ore, in modo che a fine giornata sia bevuta la quantità d’acqua necessaria”.
Magi ha ricordato poi di “evitare di uscire nelle ore più calde, anche se è difficile dire quali siano in questi giorni le ore più calde, stare in luoghi con l’aria condizionata, mangiare alimenti ricchi di potassio, verdure e frutta. Evitare cibi pesanti. Chi soffre di malattie cardiache o di pressione alta deve usare dei sali minerali, degli integratori” e ha sottolineato “l’importanza dei numeri messi a disposizione da Asl e Regioni in caso d’emergenza”.Attenzione anche ai farmaci, che da preziosi alleati potrebbero diventare pericolosi, come spiega a LaPresse il presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, Andrea Ungar che avvisa: “se un anziano prende un farmaco per la pressione o un diuretico è necessario che rivaluti la propria terapia farmacologica”.
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