Il motopesca della marineria di Siracusa è stato attaccato in acque internazionali, i soccorsi sono arrivati dal pattugliatore Orione
Un peschereccio italiano è finito sotto il tiro dei militari libici, accusato di stazionare dentro la zona marittima esclusiva del Paese africano. Si è temuto per il sequestro, fino a quando è arrivato un elicottero della Marina a sventare il peggio. Orizzonte – questo il nome dell’imbarcazione della marineria di Siracusa al centro dell’incidente – è stato attaccato in acque internazionali da una motovedetta libica” che ha “esploso contro numerosi colpi di mitra.
Dall’Orizzonte è subito partita una richiesta di assistenza, mentre l’equipaggio e il comandante dell’imbarcazione riuscivano “miracolosamente” a mettersi in salvo. Secondo quanto riferito da Micalizzi, il peschereccio era in balia del mare per la rottura del timone, danneggiato dai colpi di mitra. L’equipaggio aveva inoltre difficoltà a comunicare: i militari libici avrebbero sequestrato le schede dei telefonini. A rispondere alla richiesta di assistenza è stato il pattugliatore Orione della Marina Militare. L’elicottero mandato in volo dall’unità ha constatato la presenza di alcuni militari libici a bordo dell’Orizzonte. Su richiesta del personale dell’elicottero, i militari sono poi sbarcati dal peschereccio per risalire a bordo della propria imbarcazione. L’Orione, giunta sul posto, ha prestato assistenza all’equipaggio del motopesca.
Schifani: “Inaccettabile che nostri pescatori rischino la vita”
“L’attacco al peschereccio siciliano, da parte di una motovedetta libica, è un atto di estrema gravità, che va stigmatizzato con forza in quanto avvenuto in acque internazionali. Non è la prima volta che si verifica un episodio del genere, che per fortuna in questo caso non ha causato vittime ma solo tanta paura. È inaccettabile che i pescatori delle nostre marinerie rischino la vita ogni giorno, soltanto perché rivendicano un proprio diritto, svolgere la propria professione”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando l’attacco all’equipaggio del peschereccio Orizzonte, della marineria di Siracusa, avvenuto a circa 95 miglia dalle coste della Libia.
“Sono in costante contatto con la Farnesina e con il ministro Tajani – prosegue – e chiederò nelle prossime ore un incontro con il ministro della Difesa, Guido Crosetto, per discutere di come mettere in sicurezza le acque davanti le nostre coste ed evitare così che episodi intollerabili di violenza come questo possano ripetersi in futuro”, conclude Schifani.
Crosetto: “Marina subito intervenuta in assistenza a peschereccio”
“Presto la giusta e dovuta attenzione all’allarmato appello del presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, che chiede al mio Ministero di ‘difendere le acque davanti alle nostre coste’. Posso però, sin da ora, rassicurarlo. Lo facciamo, come Difesa e come Marina Militare, tutti i giorni, h 24. Anche oggi, non appena un motopeschereccio siciliano, ‘ l’Orizzonte’, ha richiesto assistenza per la presenza di una motovedetta libica, con alcuni militari del suo equipaggio che sono saliti a bordo dell’Orizzonte, la Marina Militare è intervenuta in piena prontezza ed efficienza”. Così in una dichiarazione il ministro alla Difesa, Guido Crosetto.
“Come rilevato dalla stessa Marina, nel suo comunicato ufficiale, l’Orizzonte è stato subito assistito dal pattugliatore Orione, nave della Marina Militare, che, stabilito il tempo di raggiungerlo, ha immediatamente inviato un elicottero, ha fatto scendere dal peschereccio i militari libici e, infine, ha prestato assistenza e scortato il peschereccio Orizzonte”, ha aggiunto Crosetto. “Ecco perché voglio rassicurare il presidente Schifani, che vedrò con piacere appena possibile: la difesa delle nostre coste, dei nostri confini e dell’incolumità dei nostri cittadini, pescatori siciliani e non solo, è una delle priorità che questo Ministero persegue ogni giorno“, ha sottolineato infine Crosetto.
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