Mentre gran parte dell’Italia continua ancora a fare i conti temperature che sfiorano i 40 gradi, il Nord è teatro di una violenta ondata di maltempo che dal Piemonte, alla Lombardia, al Veneto sta creando danni e forti disagi alla popolazione. Tetti scoperchiati e alberi sradicati dal vento si sono registrati nel Bergamasco, dove un tronco ha centrato un’auto ferendo, fortunatamente in modo non grave, una donna e due ragazzine che erano in macchina. In provincia di Brescia i vigili del fuoco hanno effettuato 50 interventi per alberi e tetti scoperchiati. Sempre nel Bresciano, due operai sono rimasti feriti a Capriano del Colle, perché colpiti da finestre divelte a causa del forte temporale. Possibili temporali potrebbero continuare ad interessare la Lombardia anche sabato, e per questo è stata prorogata di 24 ore l’allerta arancione, con rischio moderato, emanata dal Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione. Il Centro operativo comunale (Coc) della Protezione civile sarà attivo per monitorare e coordinare gli eventuali interventi.
In Piemonte il maltempo ha colpito soprattutto la provincia di Novara. Qui una donna è stata colpita da un albero, rimandendo gravemente ferita. Un altro ferito a causa del maltempo si è registrato a Verona dove un uomo è stato colpito da un fulmine in piazza Porta Nuova poco dopo le 13. Sul posto sono intervenuti i mezzi del Suem: un’ambulanza infermierizzata, un’automedica e la polizia stradale. L’uomo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Borgo Trento. Il presidente veneto, Luca Zaia, ha raccomandato “particolare attenzione tecnici nel monitoraggio delle zone più delicate dal punto di vista idrogeologico. Allo stato attuale non si registrano particolari criticità – ha detto Zaia – e l’impatto del maltempo sembra normalizzarsi”.
Intanto Coldiretti inizia a fare una prima stima dei danni causati dal maltempo sulle coltivazioni del nord, in particolare in Lombardia: “La grandine con tempeste di vento ha colpito macchia di leopardo la Lombardia con i chicchi di ghiaccio che hanno distrutto campi di mais, soia, pomodoro pronto per la raccolta, angurie, meloni, zucche ma anche i pascoli della Val Brembana, con milioni di euro di danni”, emerge dal monitoraggio effettuato sugli effetti dell’ondata di maltempo che ha danneggiato capannoni, case, stalle, serre e pannelli fotovoltaici delle cascine. “Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – continua la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno”.