Parla l'avvocato Stefano Benvenuto: "Maldestro tentativo di infangare i racconti della giovane"

Non è stata tardiva la denuncia per violenza sessuale a carico di Leonardo Apache La Russa, figlio del presidente del Senato, da parte della presunta vittima, una ragazza 22enne. È quanto sottolinea il legale della giovane, l’avvocato Stefano Benvenuto che spiega “contrariamente a quanto sostenuto e criticato”, “di aver depositato nell’immediatezza dei racconti della ragazza, alla sua presenza, formale querela senza attendere nemmeno un giorno“.

“Deposito non strumentale”

Secondo il legale “non è da considerarsi assolutamente un deposito volutamente tardivo o strumentale” perché la giovane – continua Benvenuto – “prima del deposito della querela non ha avuto alcun incontro con il difensore” a conferma questo “che non v’è stata alcuna strategia difensiva“. Per il legale “i 40 giorni trascorsi, infatti, oltre che essere assolutamente giustificabili e legittimi, sono anche stati sufficienti a convincere l’interessata, in via del tutto autonoma a voler querelare secondo la propria ricostruzione dei fatti che certamente verrà valutata dalla magistratura”.

“Maldestro tentativo di infangare”

Per l’avvocato “il fatto che si torni pubblicamente a dichiarare che sia stato un deposito volutamente tardivo, viene considerato come un maldestro tentativo di infangare i racconti di una povera ragazza che nulla a che fare con il mondo politico”.

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