Tajani: "Difendiamo libertà e democrazia dal terrorismo di qualsiasi matrice", Piantedosi: "Processi hanno delineato la matrice"
43 anni dalla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Sulla strage, dice il ministro dell’Interno Piantedosi, “i processi giudiziari sono giunti fino alle condanne degli esecutori, delineando la matrice dell’attentato. Le sentenza hanno anche individuato complicità, ma restano ancora delle zone d’ombra. I risultati non esauriscono ma incoraggiano tutte le istituzioni ad andare avanti”. Lo ha detto il Ministro in un’intervista al Resto del Carlino, spiegando che la strage di Bologna “rappresenta una delle pagine più buie del nostro Paese, una ferita inferta alla città di Bologna”. Sul tema della desecretazione, aggiunge, “il ministero dell’Interno ha già offerto un suo importante contributi, se si considera che ha versato migliaia di atti riguardanti gli eventi stragisti che hanno funestato il Paese dalla fine degli anni 60 agli anni 80”.
Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha voluto rivolgere “una preghiera per le 85 vittime di quel tragico 2 agosto a Bologna. Una strage che ha segnato profondamente il nostro Paese e che ha ancora oggi molte ombre e verità mancate. Mai più tanta violenza. Difendiamo la libertà e la democrazia dal terrorismo, qualsiasi matrice abbia”.
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