In particolare i campioni raccolti il 30 luglio fissano il benzopirene 11 volte sopra il valore medio annuale

Dopo l’incendio divampato il 29 luglio che ha coinvolto un impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Ciampino, l’Arpa Lazio comunica che i livelli di benzopirene, diossine e altri inquinanti sono ancora sopra i limiti.

In particolare, i campioni raccolti il 30 luglio, fissano il benzopirene a 11 ng/m3, 11 volte sopra il valore medio annuale, mentre le diosine salgono a 42 pg/m3, a fronte del limite 0.3 suggerito dall’Oms. Sale anche i valori degli inquinanti (pcb) che passano da 1000 a 6.700 pg/m3.

L’Arpa ha installato due campionatori ad alto volume, strumenti necessari per verificare l’eventuale presenza in aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine: il primo a breve distanza dall’area interessata dall’incendio ed il secondo a circa 600 metri in linea d’aria, posizionato in base alla direzione prevalente del vento durante la fase più attiva dell’incendio.

Rocca: “Serve prudenza, tenere chiuse finestre”

“Permangono le misure di sicurezza e la forte raccomandazione a chiudere le finestre, limitare gli spostamenti all’aperto e l’uso di impianti di climatizzazione, pulendo comunque i filtri, e lavare bene frutta e verdura“, sottolinea il presidente del Lazio, Francesco Rocca, invitando a “essere prudenti e fare di tutto per proteggere la salute della nostra comunità”. Rocca ha affermato che queste misure di sicurezza sanitaria non valgono nella città di Roma ma in sette altri comuni: Marino, Albano, Grotta Ferrata, Lanuvio, Castel Gandolfo, Frascati e Ariccia, nell’area dei Castelli Romani.

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