Approcci ai barchini da parte di imbarcazioni più grandi, barche che sembrano 'navi madre': le immagini
Indagini in rete per gli investigatori siciliani che si occupano del nuovo fenomeno della pirateria nel Mediterraneo ai danni dei barchini dei migranti, depredati fra le onde di soldi e motori e lasciati in balia delle correnti. Sui social spuntano i video degli assalti che mostrano “evidenze di condotte predatorie”, spiega un investigatore pur utilizzando cautele. Da un profilo tik tok tunisino – qualche centinaio di follower e una serie di contenuti che riguardano le migrazioni via mare verso l’Italia tanto da avere una bandiera tricolore accostata a un cuore nel nickname – è stato pubblicato un filmato di pochi secondi che mostra un barchino in ferro di 6-8 metri con a bordo 30-40 persone che subisce una manovra di accerchiamento da parte di due pescherecci nonostante tenti di resistere.
È una manovra quasi militare con l’arrivo da poppa e da prua delle due imbarcazioni tagliando la rotta al barchino e passando a distanza ravvicinata, una decina di metri, mentre i marinai fanno il gesto di fermarsi e tranquillizzarsi. Dinamica identica a quella ricostruita dalla Procura di Agirgento, squadra mobile, Guardia di Finanza di Lampedusa e del Roan di Palermo nelle ultime due operazioni che in 20 giorni hanno portato in carcere 10 pescatori nord africani accusati di pirateria internazionale per la prima volta in Italia. Dal profilo tik tok tunisino si può risalire ad altri account su social differenti (Instagram, Facebook) in cui sono pubblicati video simili dove è difficile distinguere se si tratti realmente di assalti in mezzo al mare oppure della tradizionale tecnica della ‘nave madre’ che scorta un barchino fino ai confini delle acque italiane per poi lasciarlo andare verso la costa. Fra i vari aspetti che colpiscono nei video ci sono i commenti in arabo sotto ai profili: “Barche della morte fatte di ferro”, scrive qualcuno. “Questi sono gli agenti del diavolo” o ancora “allenatori della morte”. Una lunga sequela di preghiere e auspici: “Possa Allah proteggerli e farli arrivare sani e salvi – scrive un utente parlando di una quarantina di persone che affrontano il mare su barche più simili a delle zattere – Profeta Maometto, Buona fortuna. È come se vedessi mio fratello”.
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