A Castel Madama, in provincia di Roma, i funerali del piccolo Stepan morto a 8 anni dopo essere stato risucchiato nel condotto della piscina delle terme di Cretone, a Palombara Sabina. Poco prima della funzione i compagni di classe del bambino hanno atteso fuori dalla Chiesa di San Michele Arcangelo l’arrivo del feretro. Sul sagrato della chiesa sono state deposte due corone di fiori bianchi, una è degli amici della famiglia, l’altra è la dei bimbi della scuola. Le esequie celebrate da un prete ortodosso nella chiesa cattolica (il piccolo ha origini russe). I negozi hanno abbassato le saracinesche per il lutto cittadino proclamato dall’Amministrazione comunale.
Ad attendere la bara con il corpo di piccolo Stepan la mamma e il papà che erano giunti qualche minuto prima dell’arrivo del carro funebre. La mamma piange, sorretta dal marito, si sono abbracciati, in lacrime, prima di entrare in chiesa.
“Quando muore un bambino è una tragedia perché non siamo pronti ad accettarlo, è impossibile ma come cristiani crediamo che tutti i morti sono vivi”. Lo ha detto il sacerdote che ha celebrato le esequie.”Noi cristiani crediamo nella resurrezione, e Cristo ha reso vana l’opera del diavolo. Dopo la morte c’è la vita dove non c’è dolore e sofferenza”, ha affermato.I compagni di classe di Stepan hanno messo i fiori in alcuni vasi pieni d’acqua posti sotto l’altare .Al termine delle esequie, un corteo, con i genitori e il sacerdote in testa, ha accompagnato il feretro per un breve tratto.
“È inconcepibile che un bambino di 8 anni possa morire in quel modo”. Lo dice il sindaco di Castel Madama, in provincia di Roma, Michele Nonni, arrivato davanti alla chiesa. “La partecipazione del Comune alla cerimonia funebre è un gesto spontaneo più che dovuto – afferma – quando abbiamo appreso la notizia la comunità è scesa nel più profondo dolore. Il bambino è il nipote di Angelo Moreschini, un nostro assessore”.