Don Antonio Coluccia, da anni impegnato nella lotta alla droga a Tor Bella Monaca, quartiere di Roma diventato una delle piazze di spaccio più grandi d’Italia, racconta la minaccia subita questa mattina ad opera di uno sconosciuto. “Si è fermato e dopodiché io stavo attraversando le strisce pedonali, io gli ho fatto un cenno, lui ha detto qualcosa che non ho capito e poi ha accelerato per prendermi. Sono stato coperto dall’agente di scorta che è stato anche trascinato sulle macchine in sosta“, ha spiegato il sacerdote. “La mia attività pastorale in quel territorio dà fastidio, nelle crack house ci sono ancora messaggi contro la polizia. Qui forse è anche peggio di Caivano, dove è mancato forse il coraggio di occupare quel parco. Non ci sono zone impenetrabili nelle città. Ci sono persone di coraggio che ogni giorno pagano con la propria vita. Pensate a quante persone oggi in questi territori viene rubata la speranza”.