Blindata la città di Caivano per l’arrivo del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha risposto all’invito di Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde, dopo lo stupro subito da due cuginette 13enni. La presidente Meloni è andata alla parrocchia San Paolo Appstolo, successivamente si recherà all’istituto Superiore “F. Morano”. Tra i presenti anche il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che, parlando alla stampa, si è detto disponibile a sostenere ogni azione per la riqualificazione delle riferire “al Parco Verde di Caivano come in ogni altre periferie ‘difficile’ d’Italia. Bisogna offrire alternative ai giovani e il recupero del centro sportivo Delphinia va in questa direzione”.
“È andata benissimo, il presidente ci ha dato una data: ha detto che entro la primavera del 2024 il centro sportivo tornerà ad essere un centro sportivo. Insomma, ci vogliono pochi mesi per arrivare a questa data”. Così don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, al termine dell’incontro con presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, oggi in visita al Parco Verde di Caivano, rione ‘teatro’ degli abusi ai danni di due cuginette di 11 e 12 anni. “Meglio di così non poteva andare – aggiunge il parrocco -. Noi glielo abbiamo detto con grande serietà e anche con una punta di ironia: abbiamo un desiderio grande si applaudire il presidente del Consiglio che per la prima volta in Italia è una donna. Però, se le promesse come avvenuto in passato non dovessero realizzarsi, sappiamo anche fischiare. Ma penso che non ce ne sarà bisogno”. “Dobbiamo continuare a sperare e ad osare – conclude don Maurizio Patriciello -. C’è stata una risposta, e devo ringraziare il presidente del Consiglio che si è portato dietro tre ministri. Non è che succede tutti i giorni… La cosa importante ora è arrivare a qualche risultato concreto per la nostra gente, per Parco Verde e Caivano”.
“Oggi è un giorno diverso, a Caivano ci sono tutti, c’è una luce diversa: ci sono operai al lavoro, strade pulite. Tutte le periferie d’Italia dovrebbero essere così ogni giorno non soltanto ora. Questo inferno fa male a tutti”. Lo dice l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di una delle vittime dello stupro del Parco Verde di Caivano, provincia dell’hinterland di Napoli, dove è attesa la premier Giorgia Meloni.”Dalla tragica vicenda di Fortuna e dopo di lei Antonio e di tanti altri ancora – afferma – non è mai stato messo per davvero sul tavolo il problema dei minori. Occorre un ‘codice azzurro’ come esiste il codice rosso per le donne vittime di violenza”. “In questo modo – spiega – si potrebbe intervenire subito per poter dare dare sostegno e portarli via da luoghi che sono pericolosi e causa di morte”.
“La mamma di una delle piccole vittime è dispiaciuta, in lacrime, perché la premier non andrà nella scuola di sua figlia, ma in un altro istituto e non è certo che vi sarà un incontro”. Lo dice l’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia di una delle vittime dello stupro di Caivano, hinterland a nord di Napoli, in merito alla visita della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, attesa nell’istituto Morano e non nella scuola frequentata dalla piccola, Ic 3. “Questa mamma chiede aiuto per salvare se stessa, la sua famiglia, i suoi figli – afferma – Come è stato per la famiglia di Fortuna (la bambina di 6 anni uccisa nel 2014 al Parco Verde dopo una storia di abusi, ndr.) che è andata via da questi posti e ha ricominciato da un’altra parte”.
Giorgia Meloni “ha detto che entro la primavera del 2024 il centro sportivo tornerà ad essere un centro sportivo. Insomma, ci vogliono pochi mesi per arrivare a questa data”. Così don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo, al termine dell’incontro con presidente del Consiglio oggi in visita al Parco Verde di Caivano, rione ‘teatro’ degli abusi ai danni di due cuginette di 11 e 12 anni. “Meglio di così non poteva andare – aggiunge il parrocco -. Noi glielo abbiamo detto con grande serietà e anche con una punta di ironia: abbiamo un desiderio grande si applaudire il presidente del Consiglio che per la prima volta in Italia è una donna. Però, se le promesse come avvenuto in passato non dovessero realizzarsi, sappiamo anche fischiare. Ma penso che non ce ne sarà bisogno”. “Dobbiamo continuare a sperare e ad osare – conclude don Maurizio Patriciello -. C’è stata una risposta, e devo ringraziare il presidente del Consiglio che si è portato dietro tre ministri. Non è che succede tutti i giorni… La cosa importante ora è arrivare a qualche risultato concreto per la nostra gente, per Parco Verde e Caivano”.
“Siamo qui ovviamente per esprimere solidarietà alle vittime innocenti di un atto disumano, di un crimine infame che chiaramente ha scioccato tutti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. “Le direttrici sulle quali io intendo coinvolgere l’intero Governo sono principalmente due: la prima è la fermezza dello Stato contro la criminalità, l’illegalità e la droda. Questo territorio sarà radicalmente bonificato e vi assicuro che voi vedrete presto i frutti di questa visita su questo territorio” aggiunge la presidente del Consiglio.
“Siamo qui soprattutto per riportare la presenza seria, autorevole, costante dello Stato italiano, delle istituzioni della Repubblica che in territori come questo spesso non sono stati sufficientemente percepiti e forse sufficientemente presenti” dice ancora Meloni. “Se noi oggi siamo qui a quasi 10 anni di distanza dalla storia terribile della piccola Fortuna Loffredo, bambina di 6 anni che volò dal balcone e che poi si scoprì era stata violentata un anno dopo la morte di un altro bambino che si chiamava Antonio, se siamo qui oggi a condannare un episodio barbaro significa che qui si è consumato un fallimento. E si è consumato un fallimento da parte dello Stato e delle istituzioni nonostante degli sforzi siano stati fatti”, aggiunge la premier.