Orsa Amarena, indagato il 56enne che ha sparato

Sequestrate anche le armi che l'uomo aveva in possesso. Il ministro dell'Ambiente Pichetto: "Fatto grave, fare chiarezza"

La procura della Repubblica di Avezzano ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’uccisione dell’orsa Amarena, colpita a morte con una fucilata alla periferia di San Benedetto dei Marsi, nell’Aquilano: unico iscritto nel registro degli indagati è il presunto responsabile, A.L., un commerciante 56enne del luogo, che è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Avezzano. Dovrà rispondere di uccisione di animali e di abbattimento di un esemplare di orso. Gli inquirenti hanno sequestrato l’arma con cui l’uomo avrebbe sparato all’orsa, oltre al bossolo espulso dalla stessa e ad altre armi che il 56enne possedeva. 

“Ci ha detto di aver fatto questo guaio”

L’indagato, che è sposato e ha due figli, “subito ci ha detto di aver fatto questo guaio e che aveva sparato ad un orso“, ha dichiarato Michela Mastrella, capoguardia del Parco Nazionale D’Abruzzo Lazio e Molise. L’arma con cui il commerciante avrebbe sparato era dallo stesso detenuta legalmente: l’uomo avrebbe sparato un solo colpo. A.L. ha spiegato di aver sparato al plantigrado dopo averlo trovato in giardino.

Droni per cercare i due cuccioli

Ancora in corso, intanto, la ricerca dei due cuccioli di Amarena, che si trovavano con la madre al momento dell’uccisione. I piccoli si sono spaventati e sono fuggiti a causa dello sparo, e adesso vengono cercati da guardiaparco e forze dell’ordine, utilizzando anche dei droni

Marsilio: “Ci costituiremo parte civile”

“Noi ci costituiremo parte civile per far capire che questi gesti verranno perseguiti“, ha dichiarato Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo

Pichetto: “Grave l’uccisione dell’orsa, fare chiarezza”

“L’uccisione di una femmina di orso marsicano rappresenta un episodio grave, su cui è doveroso fare quanto prima chiarezza. Sono in costante contatto con tutti i soggetti istituzionali che in queste ore lavorano per far luce sulla vicenda: è necessario adesso il massimo coordinamento tra Ministero, regioni, Ente Parco, Ispra, Cufa, sindaci e prefetti. Il nostro impegno è rivolto anche alla protezione dei cuccioli dell’orsa, facendo di tutto affinché possano restare in libertà. Invito infine a moltiplicare l’impegno nell’osservare comportamenti corretti per prevenire ogni possibile conflitto tra gli animali e le persone”. Lo afferma il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto

L’ultima passeggiata dell’orsa Amarena coi suoi cuccioli