Don Patriciello: "La sinistra mi accusa di aver aperto le braccia a Giorgia Meloni"

La mamma di una delle vittime dello stupro del Parco verde di Caivano, provincia a nord di Napoli, ha accusato un malore. Lo fa sapere l’avvocato Angelo Pisani, legale di una delle famiglie delle bambine vittime dello stupro, contattato da LaPresse. “Oggi era previsto che la mamma parlasse in pubblico per raccontare a tutti la realtà e il degrado che avevano causato la tragedia – afferma – ma purtroppo dopo lo shock e la realizzazione di quanto avvenuto, la paura, la sensazione di abbandono, e dubbi di non farcela da sola, la signora ha avuto un calo fisico e un lieve malore che la costringeranno a ricorrere a giorni di riposo prima di affrontare il lungo percorso per una vita diversa”.

La mamma di una delle vittime: “Ignorati dal Governo”

“Ancora non ci crediamo, dopo che noi avevamo fatto la denuncia e chiesto pubblicamente aiuto, il Governo passa per Caivano, ignorando e senza mai volgere lo sguardo alla nostra tragedia e sofferenza, come se non esistessimo e non fossimo degni di chiedere e ricevere aiuto o una possibilità di salvezza in altra località”. Lo dice la mamma di una delle vittime dello stupro di gruppo del Parco Verde di Caivano, hinterland a nord di Napoli, in un messaggio affidato a LaPresse dall’avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia. “Inspiegabilmente nessuna persona del Governo né delle istituzioni ha portato un messaggio di sostegno e un abbraccio alla mamma di Caivano – afferma il legale – che ha assistito dietro alle finestre ad un corteo senza nessuna speranza di esser salvata dall’inferno da lei denunciato e che potrebbe divorarla”. 

Don Patriciello: “Sinistra mi accusa di aver accolto Meloni”

“Incredibile! Ora mi tocca ricevere le telefonate indispettite dei miei amici di sinistra. Non mi perdonano di aver aperto le braccia a Giorgia Meloni. Ma se anche De Luca ha detto che qui lo Stato non si è mai visto. Dovevo starmene con le mani in mano?”. Così don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, in un’intervista al Corriere della Sera in merito alla visita della premier Giorgia Meloni al Parco Verde della cittadina campana. “Stavo per salutarla con un applauso, poi mi sono trattenuto. L’ho invitata, non si è fatta pregare e si è impegnata”, ha aggiunto. “Io sono un credente. Credo alle parole date. Ma se nulla dovesse succedere, se le parole dovessero rimanere parole, allora sarei il primo a fischiare”, conclude.

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