La vittima, M.C. di 57 anni, è rimasta impigliata nel sistema fune-carrucola
Secondo incidente sul lavoro in meno di 24 ore, dopo l’imprenditore travolto dal cestello di un’autogru a Bari. Un operaio dipendente della ditta che si occupa della funivia che porta al rifugio Padon, sulle Dolomiti, è morto il 4 settembre durante alcuni lavori di manutenzione. A dare l’allarme sono stati i colleghi dell’uomo: sul posto i tecnici Spisal, l’elisoccorso della Centrale Suem dell’Ulss 1 Dolomiti e il soccorso alpino. Ma all’arrivo dei soccorritori l’uomo era già morto. Dalle prime indicazioni, l’operaio era con un collega sul pilone quando è rimasto impigliato nel sistema fune-carrucola, rimanendo schiacciato. L’incidente è avvenuto lungo la funivia che porta al rifugio a 2.407 metri di altitudine e che si trova nel territorio di Rocca Pietore, in provincia di Belluno, di fronte al ghiacciaio della Marmolada. Il rifugio Padon è aperto fino al 17 settembre: ieri, come si legge sulla pagina Facebook, era l’ultimo giorno per salire con la seggiovia.
La vittima aveva 57 anni
L’incidente è avvenuto intorno alle 10.30 quando è stata allertata la Centrale del 118. Sul posto sono state inviate le squadre del Soccorso alpino di Val Pettorina e Livinallongo assieme al Pelikan. La vittima, M.C., aveva 57 anni ed era di Livinallongo del Col di Lana: l’uomo stava lavorando sul 13esimo palo della seggiovia, quando ha perso la vita. Al vaglio delle forze dell’ordine le dinamiche dell’incidente mortale. La salma è stata trasportata al Passo Fedaia e affidata ai carabinieri e al carro funebre.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata