Difficile sapere in che condizioni siano. La madre è stata uccisa a fucilate da un 56enne che ora risulta indagato

Ancora un nulla di fatto: i cuccioli dell’orsa Amarena, uccisa a fucilate due giorni fa, girano ancora liberi tra i boschi dell’Appennino. Un loro nuovo avvistamento è stato segnalato a Venere, frazione di Gioia dei Marsi, nell’Aquilano. I piccoli sono stati individuati nella notte, nella radura che avvolge la Marsica, nei pressi di un sentiero. Sono stati dei passanti a scorgerli da lontano, ma quando hanno provato ad avvicinarsi, i due cuccioli – che dovrebbero avere circa 7 mesi – sono nuovamente scappati, forse spaventati dai rumori e la luce delle torce elettriche. Difficile sapere in che condizioni siano, ma il fatto di averli avvistati e che siano in giro fa ben sperare sulla loro salute. Per la morte dell’orsa Amarena, è stato indagato un 56enne. L’uomo, nella notte tra giovedì e venerdì, ha sentito un rumore, è uscito di casa imbracciando un fucile e ha sparato. Quando i carabinieri sono arrivati, per l’orsa marsicana che era uscita dal Parco Nazionale d’Abruzzo arrivando fino a San Benedetto dei Marsi, non c’era niente da fare: era già morta.

“Era nella mia proprietà”, avrebbe detto il 56enne ai guardiaparco che l’hanno fermato, ammettendo di aver sparato con il proprio fucile senza l’intenzione di uccidere l’orsa. L’arma era legalmente detenuta e l’uomo avrebbe sparato un solo colpo. Il bossolo è stato sequestrato dai militari dell’Arma, ma nell’abitazione sono state trovate diverse altre armi, tutte sequestrate. Il Parco nazionale d’Abruzzo contava 60 esemplari di orso marsicano fino a ieri sera. Dalla sua morte all’appello manca Amarena, orsa che solo tre anni fa aveva partorito 4 cuccioli, e quest’anno altri 2. In passato, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha già mantenuto in cattività altri plantigradi come l’orsa Yoga nel 1994 e l’orsa Morena trovata cucciola a Villavallelonga, sempre nell’aquilano marsicano, nel 2015 curata e poi rilasciata l’anno successivo ma trovata morta, mesi dopo, a Scanno (L’Aquila).

Marsilio: “Cuccioli nei dintorni, al lavoro per recupero” 

I cuccioli sono lì nel territorio, nei dintorni“. Lo ha confermato oggi ad Agorà, su Rai 3, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, riferendosi ai gemellini si mamma Amarena, l’orsa fucilata a San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), la notte del 31 agosto, da un commerciante del posto. I piccoli sono fuggiti dopo lo sparo che ha colpito e ucciso la madre e sono stati avvistati per ben 2 volte, ma ancora non si riesce a procedere al loro recupero. “Soprattutto nelle prime ore e nei primi giorni gli esperti ci dicono che tendono a tornare dove hanno lasciato la mamma – ha aggiunto il governatore regionale -. Hanno anche creato delle esche utilizzando il sangue e l’odore della madre per cercare di attirarli. Non è facile prenderli. Non si possono narcotizzare perché sono troppo piccoli e si rischia di ucciderli se venissero narcotizzati e sono 3 giorni e 3 notti che guardiaparco e carabinieri forestali stanno sul posto a cercare. Sono stati più volte individuati, ma non è stato possibile prenderli e si sta facendo di tutto per recuperarli”. 

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