Alessio Scandurra di Antigone a LaPresse: "Originari, soprattutto, del sottoproletariato dell'Italia meridionale"
Il 100% dei ragazzi italiani detenuti negli istituti di pena minorile arrivano dalle periferie, dal sottoproletariato dell’Italia meridionale. Lo dice a LaPresse Alessio Scandurra di Antigone. “Se non vengono dalle periferie sono stranieri – afferma – la premessa è che tanti ragazzi che oggi sono in Imp non lo saranno tra qualche mese, è un sistema di passaggio, oppure è ‘luogo di punizione’ quando non rispetti le regole della Comunità. In quel caso non sei in Ipm, sei ‘in punizione'”. “È difficile cambiare le proprie abitudini, ha i suoi stili di vita, le sue cose, il quartiere gli ha insegnato certe cose – dice ancora – Ci sono quartieri dove non c’è molto altro a parte la strada. Quindi quando si viene da un contesto simile, è difficile immaginare che si arrivi in Ipm e si cambi”.”Quando vieni da un determinato posto, un istituto di pena deve diventare più forte di quello stesso contesto da cui vieni”, prosegue. “A volte ci si riesce, altre no – conclude – ma molti sono ragazzi particolari che hanno storie estreme, gli altri in Ipm non ci arrivano, si trovano soluzioni alternative”.
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