Lo rivela la necroscopia effettuata sull'animale

In base agli esiti della necroscopia, eseguita ieri nel dipartimento di medicina veterinaria dell’Università degli studi di Teramo, il proiettile che ha colpito su un lato l’Orsa Amarena, la notte del 31 agosto a San Benedetto dei Marsi (L’Aquila), ha perforato i polmoni del plantigrado.

Prima dell’esame, i veterinari hanno eseguito anche una radiografia sulla carcassa del plantigrado che ha confermato la morte per emorragia. Saranno eseguiti ulteriori accertamenti per avere contezza anche sui tempi della morte dell’Orsa. 

Animale già colpito in passato da pallini

Nel corso della necroscopia eseguita all’Istituto zooprofilattico di Teramo è emerso che l’orsa era già stata raggiunta da alcuni pallini di piombo sparati da fucili da caccia diversi dal calibro 12 che l’ha ammazzata. Pallini usati, probabilmente, per spaventare il plantigrado. La relazione della perizia balistica del maggiore dell’Esercito, Paride Minervini, e gli esiti dell’esame necroscopico saranno decisivi per capire tempistiche e ricostruire il momento della fucilata e quelli successivi per fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto. 

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