Marco Giacobbi, intervistato da LaPresse, era seguito su Instagram dal killer di Marisa Leo: "Leggere un libro non sostituisce terapia e questo uomo aveva bisogno di una terapia"

Angelo Reina, l’uomo che ha ucciso la ex Marisa Leo e poi si è suicidato, seguiva su Instagram uno psicoterapeuta di coppia, Marco Giacobbi. Contattato da LaPresse, ha affermato che l’uomo non era in terapia da lui. Contattato in qualità di esperto, racconta a LaPresse: “In generale, quando in terapia di coppia ci viene riportata una violenza, dobbiamo interromperla. E abbiamo l’obbligo di referto“, cioè di riportare il fatto alle forze dell’ordine, spiega Giacobbi a LaPresse. “Ma chi viene in terapia lo sa e spesso non lascia trapelare nulla”, aggiunge. “L’obiettivo della terapia di coppia è tornare insieme, se abbiamo segnali di questo tipo va interrotta ovviamente“. Esistono segnali che si possono cogliere durante le terapie, e quali sono? “Esistono ma questi segnali non sono sempre chiari. C’è chi si suicida e basta, e questi segnali sono legati a una sintomatologia depressiva. In questo caso attiviamo uno psichiatra – dice lo psicoterapeuta – Poi ci sono uomini più a rischio di fare del male alla compagna o moglie e questi di solito sono o psicotici, cioè che magari hanno una schizofrenia o sono paranoidi, sentono delle voci. Poi, ancora, ci sono uomini che potrebbero essere violenti verso le compagne o mogli e sono i più pericolosi, possono essere del tipo controllante. In genere il massimo del pericolo in questi casi è quando la donna decide di lasciare l’uomo controllante”.

Su cosa si potrebbe fare per ridurre il fenomeno di violenze e femminicidi spiega: “Secondo me bisognerebbe avere un accesso gratuito allo psicologo di coppia. Gli psicoterapeuti sono i primi che possono rilevare questi problemi ma molte famiglie non possono permettersi la terapia” dice ancora Giacobbi. “Poi, servono assistenti sociali ai quali rivolgersi – spiega ancora – E a parimerito occorre dare la forza a coloro che tutelano, cioè alle forze dell’ordine, di poter allontanare preventivamente dopo le denunce”.

“Dal nostro punto di vista terapeutico, appena c’è un sentore, una minaccia di violenza, si segnala che si deve andare dai carabinieri e scatta il Codice Rosso. Dal punto di vista degli uomini, quando ci sono persone a rischio violenza, vengono mandate in centri specializzati. Ce ne sono ovunque: gli uomini maltrattanti devono seguire un protocollo che permette loro di gestire gli impulsi violenti” spiega lo psicoterapeuta. “Certo, però, mi piace ricordare questa frase: ‘Bisogna essere abbastanza sani per capire di essere malati’. Insomma, bisogna riconoscere di aver bisogno un aiuto”, chiosa Giacobbi.

Giacobbi su Instagram posta anche alcuni aforismi/consigli e ha recentemente pubblicato un libro che si intitola ‘Psicologia del tradimento’, ma specifica: “Leggere un libro o andare su Youtube non è sostitutivo della terapia. Bisogna saperlo bene e spero che tutti lo sappiano”. E aggiunge: “Una persona normale non posso pensare che pensi che leggere un libro sia sostitutivo di una terapia. E questo uomo aveva bisogno di una terapia”, aggiunge Giacobbi. 

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