Nel 2021 scriveva: "Alle donne coraggiose, fonte di ispirazione. Alle donne che lottano"

Alcuni post sui social di Marisa Leo negli anni parlano di parità di genere, violenza sulle donne, empowerment femminile. “‘Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per venire giudicate brave la metà’. È vero. La parità non esiste ancora, il nemico più grande rimane il pregiudizio inconsapevole di tanti uomini, il pericolo maggiore è la mancanza di consapevolezza di molte donne. Ma non sarà così per sempre, una rivoluzione culturale è in atto”. È un passaggio del post che Marisa Leo scrisse su Facebook in occasione dell’8 marzo di 3 anni fa, dedicando un suo pensiero “alle donne coraggiose che conosco e che sono fonte di ispirazione per me. Donne che non hanno scelto la via più facile e che si impegnano con tenacia ogni giorno per raggiungere obiettivi, che lottano senza perdere mai il rispetto del proprio essere donna”.”Sono quel tipo di donne che affrontano le sfide a testa alta, che non ti raccontano lamenti e fatica, che nonostante tutto indossano ogni giorno il loro sorriso più bello e riescono a godere con gratitudine della gioia dei momenti. Loro arricchiscono questo mondo con la bellezza dei loro esempi di vita”, scriveva Leo, citando la frase “Empowered women, empower other women”.

“Dio benedica gli uomini che sanno quello che vogliono, che non si fermano a un tuo ‘no’. Quelli sfacciati, che non ti chiedono il permesso, ma ti rubano un bacio attaccandoti al muro. Dio benedica gli uomini che corteggiano le donne con pazienza, eleganza e virilità. Quelli che non si nascondono dietro la saga infinita delle emoticon e, al contrario, parlano chiaro. Quelli che se ti devono dire qualcosa, lo fanno fissandoti negli occhi. Quelli che ancora comprano fiori e aprono lo sportello della macchina”. E’ il lungo post pubblicato su Facebook nel 2016 da Marisa Leo, la donna uccisa dall’ex compagno in Contrada Inchiapparo, nel Trapanese. Un testo noto su internet, senza un autore noto, ma che Marisa aveva deciso di condividere. La donna elogiava gli uomini “che sanno rallentare per godersi meglio i dettagli. Quelli che non ti chiedono ‘dove vai?’, ma vogliono sapere ‘dove sei?’. Quelli che mantengono ciò che promettono e promettono solo ciò che possono mantenere. Quelli che non si vergognano a dire ‘mi manchi’. Quelli che hanno la capacità di mettersi in gioco e cambiare, ogni giorno, rimanendo in qualche modo fedeli a se stessi. Dio benedica gli uomini che scelgono le donne. Quelle vere, che sanno ancora arrossire”. 

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