“Nessun motivo per restare se mancano le condizioni“. Arturo Puoti, oggi ha 23 anni, porta sul collo e sul torace le cicatrici delle 18 coltellate che un gruppo di ragazzini gli inflisse in pieno centro a Napoli, in un pomeriggio di dicembre del 2017, una settimana prima di Natale. “Per restare – dice a LaPresse – occorre coniugare da un lato la volontà di farlo che può essere legata agli affetti, dall’altro però se Napoli continua a essere in agonia, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, non biasimo affatto chi va via proprio perché mancano le condizioni”.
“La mamma di Giogiò deve continuare a lottare, a far sentire la sua voce, a rompere le scatole ed essere presente ovunque” aggiunge a LaPresse è Arturo Puoti, oggi 23enne, colpito con 18 coltellate, nel dicembre del 2017, da una babygang.”Quell’omicidio grida vendetta al cielo – afferma – Nessun genitore dovrebbe mai sopravvivere a un figlio, è contronatura“.