Il movimento transfemminista romano e nazionale si è dato oggi appuntamento presso Piazza Cavour, a Roma, di fronte il palazzo della Corte di Cassazione, per denunciare il crescente numero di episodi di violenza femminile e quel fenomeno definito di vittimizzazione secondaria che è stato riscontrato dal movimento nelle aule di tribunale coinvolte nei casi giudiziari. Molte le associazioni coinvolte, tra cui Non Una di Meno, che hanno saputo coinvolgere persone di ogni età e genere. Tantissima partecipazione giovanile, con reti di studenti che hanno preso parte al sit-in. Dal microfono piovono attacchi alla premier Giorgia Meloni, per la difesa ieri in conferenza stampa post consiglio dei ministri, del compagno Andrea Giambruno: “La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha asserito che è colpa nostra”. Offese tra i manifestanti. Tra le più giovani la richiesta che viene avanzata è quella di instituire un imponente programma di educazione sessuale e affettiva all’interno delle scuole, come strumento culturale atto a combattere la violenza di genere: “Quello che sarebbe veramente essenziale – secondo me – sarebbe introdurre sin dalle elementari un’educazione sessuale e affettiva, sin da ragazzi. Non è possibile che un mio coetaneo pensi di poter approfittare di una donna”.