Laura Boldrini denuncia la situazione di Emanuela: "Ha denunciato il marito e da 4 anni aspetta giustizia, rischia di essere ammazzata ogni giorno"
Una donna si è incatenata a Montecitorio per denunciare di essere vittima di violenza. La sua storia è stata riportata da Laura Boldrini: “La storia di Emanuela, che da ieri si è incatenata davanti a Montecitorio, è l’ennesima, drammatica storia di una donna vittima di violenza e a rischio femminicidio. Emanuela ha denunciato suo marito e da quattro anni aspetta che giustizia sia fatta. Quattro anni in cui ha vissuto ogni giorno con l’incubo di venire ammazzata, proprio come la sorella, dall’uomo che diceva di amarla. Un incubo che deve finire e per il quale, è evidente, il Codice Rosso non è sufficiente“, ha scritto su X.
“Perché se si vuole fare sul serio non basta la repressione e perché servono fondi. Come fa questo governo, dopo un’estate segnata da violenze e femminicidi, a ritenere che le vite delle donne non valgano i finanziamenti necessari per aumentare gli organici della magistratura e per la formazione di giudici, forze dell’ordine e di tutte le figure necessarie a tutelare le tante, troppe donne che ogni giorno rischiano di essere ammazzate? – ha scritto su X – Ce lo ha ricordato anche il Presidente Mattarella nella sua lettera di oggi a ‘Il Tempo delle Donne’. Serve ‘un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione del rapporto tra donna e uomo’. E per fare questo bisogna investire risorse e cominciare dalle scuole. Sul caso di Emanuela presenterò un’interrogazione al ministro Nordio per capire come sia possibile un ritardo di questo genere e chiederò alla Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio di occuparsene direttamente”.
La storia di Emanuela, che da ieri si è incatenata davanti a Montecitorio, è l’ennesima, drammatica storia di una donna vittima di violenza e a rischio #femminicidio.
Emanuela ha denunciato suo marito e da quattro anni aspetta che giustizia sia fatta. Quattro anni in cui ha… pic.twitter.com/fYnDhaP6jz
— Laura Boldrini (@lauraboldrini) September 8, 2023
Nel video la donna chiede di essere aiutata “da viva e non da morta”. “Non vogliamo le strade intestate, o le scuole, o le fiaccolate. Noi vogliamo aiuto quando siamo vive, non quando siamo morte. Dovunque sono andata, il comandante, il sindaco, l’avvocato, tutti hanno violato i nostri diritti. Eppure io ho agito solo secondo la legge. Ma allora che cosa avrei dovuto fare, avrei dovuto ammazzare lui? Oppure avrei dovuto dire ‘ammazzami’?. Questa è la mia storia, ma è la storia di tante di noi”, dice la donna.
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