Commemorazione laica per il sociologo: presenti Travaglio e Merlino

(LaPresse) Al Tempio di Adriano a Roma l’ultimo saluto a Domenico De Masi, scomparso sabato a 85 anni: prima la camera ardente e poi la commemorazione laica del professore e sociologo.Tantissime le persone accorse: politici, giornalisti, accademici ma anche tante persone non famose che hanno voluto rendere omaggio all’intellettuale italiano.Tra i tanti si segnalano Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5Stelle, Pasquale Tridico, già presidente dell’INPS, Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato in quota Forza Italia, Marco Travaglio, direttore de Il Fatto Quotidiano, Myrta Merlino, conduttrice e giornalista, Tommaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena.Ad aprire la lunga sequenza di interventi dal palco, la moglie Susi del Santo, che ha concluso il suo saluto così: “Concludo con le parole che avrebbe usato mio marito: siate felici”.Nel suo commosso e sentito ricordo, Marco Travaglio ha invece trovato anche il momento di difendere l’amico De Masi da alcuni commenti ricevuti negli ultimi giorni da parte di altri giornalisti: “De Masi definito teorico del “fancazzismo”? Pensate l’idiozia di queste persone che non hanno capito niente di quello che De Masi aveva capito prima di tutti: e cioè cosa sarebbe successo nell’era post industriale, dell’automazione”. Infine, è intervenuta anche Myrta Merlino, amica di famiglia di De Masi, che ha definito come una sorta di padre adottivo sin dalla morte della madre.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata