Beni per oltre 10 milioni di euro sono stati confiscati ad una famiglia di imprenditori operante nel settore dei rifiuti e nell’immobiliare. Il provvedimento di confisca, emesso dal Tribunale per le Misure di Prevenzione di Roma e richiesto dalla Direzione Distrettuale Antimafia è stato eseguito dalla Polizia di Stato del Servizio Centrale Anticrimine e dall’Amministrativa. L’ordinanza scaturisce dall’inchiesta ‘Dark Side‘, che portò alla scoperta di una discarica abusiva in provincia di Latina, dove venivano interrati rifiuti tossici. In quell’occasione vennero arrestate 16 persone.
Personale della Polizia di Stato in servizio presso la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Roma e il Servizio Centrale Anticrimine, nella mattinata odierna sta eseguendo un decreto di confisca di beni, per un valore complessivo di 10 milioni di euro, emesso ai sensi della normativa antimafia dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Roma, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Roma e del Questore di Roma, nei confronti di un imprenditore romano e della moglie, entrambi di 79 anni e del figlio di 45 anni.L’odierno provvedimento fa seguito ad analogo decreto di sequestro emesso dal medesimo Tribunale nell’ottobre 2022. Il predetto nucleo familiare, composto da imprenditori operanti nei settori della gestione dei rifiuti ed immobiliare, nel 2017 era stato coinvolto nell’operazione denominata “Dark side”, condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, che disvelò l’esistenza di un sodalizio criminale dedito all’illecito smaltimento di rifiuti, accertando numerosi sversamenti abusivi, aventi ad oggetto anche rifiuti di natura tossica e generanti elevatissimi profitti illeciti.